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03 Maggio 2021 - 07:00
NAPOLI. Un obiettivo chiaro: «L’immunizzazione con la doppia dose per la città di Napoli entro luglio». Il governatore Vincenzo De Luca lancia la sfida che lui stesso definirebbe della «efficienza» sulla protezione dei residenti del capoluogo dal contagio da Covid-19. Il presidente della giunta regionale lo dice dopo un primo giro al nuovo hub vaccinale di Capodichino in cui si intrattiene a parlare anche con i medici vaccinatori.
NUOVO ATTACCO SULLE DOSI MANCANTI.
Per immunizzare entro luglio Napoli ci vogliono le fiale e De Luca lo rimarca. «Aspettiamo i vaccini. Ad oggi mancano alla Campania 200mila dosi. Ci muoviamo in un contesto di difficoltà». Sull’efficienza del tracciamento dei contatti positivi il presidente della Campania si dice «soddisfatto. Il personale e le Unità operative domiciliari fondamentali per individuare gli infettifanno uno sforzo enorme». I 200mila vaccini in meno, secondo il numero uno di Palazzo Santa Lucia, è da ricondurre al fatto che «a gennaio accettammo che andavano più vaccini alle Regioni con popolazione più anziana, ma ad aprile ce li dovevano restituire. Ora gli anziani sono vaccinati ovunque, quindi dire che la Campania ha una popolazione giovane vuol dire truffare i cittadini con un atto di delinquenza politica».
L’IMMUNIZZAZIONE DEL SETTORE TURISTICO.
Progredire con le vaccinazioni vuol dire progressivamente lasciarsi alle spalle le restrizioni e il rischio di nuove chiusure anche e soprattutto in vista della stagione turistica estiva oramai alle porte. Priorità alla categoria lavorativa connessa al comparto del turismo. «Entro la prossima settimana completiamo l’immunizzazione del personale alberghiero e abitanti delle isole. L’obiettivo è di vaccinare il comparto turistico alberghiero che richiede decisioni oggi, a maggio, altrimenti regaliamo un milione di turisti a Spagna, Grecia, Croazia». Per evitare il travaso numerico di turisti verso le mete straniere l’attuale governatore rievoca lo slogan «Campania sicura. Venite in Campania, venite subito a Capri, Ischia e Procida».
IL MONITO SULLE MISURE ANTI-COVID.
Il balletto dei colori rappresenta l’altro tema che tiene banco oramai da tempo. La Campania è in fascia gialla, quella con maggiori aperture con ristoranti e bar tornati in attività purchè dotati di tavolini all’aperto. Nella giornata di oggi è prevista a Napoli una protesta di chi ha un locale senza dehors o occupazione di suolo pubblico e chiede di tornare ad aprire come gli altri. Il presidente si dice «favorevole» a una riapertura «immediata» anche dei locali senza spazi esterni «spostando l’orario di apertura dei ristoranti e bar alle 23 per l'attività interna ed esterna e la mobilità fino alle 23.30 per tornare a casa ma poi un controllo ferreo sulla movida, a mezzanotte tutti a casa senza un’anima viva per strada. Questo garantisce l’economia e la sicurezza sanitaria invece vediamo scelte “a capocchia”, per usare un termine scientifico». Diverse le segnalazioni di assembramenti sul territorio campano dopo il ritorno in zona gialla. «Da oggi in poi dico ai cittadini che quello che succede dipende dalla quantità vaccini e dal vostro senso di responsabilità Ho visto immagini che mi preoccupano, migliaia di persone in giro senza mascherina significa che fra due settimane andiamo in zona rossa e ci giochiamo l’estate».
LA PATENTE DI IMMUNITÀ.
Infine sui patentini che attestano l’immunità: «Dobbiamo accelerare già dalla prossima settimana arriviamo a 200.000 card distribuite, c'è un ritardo perchè la diamo solo dopo la seconda vaccinazione e poi dobbiamo chiarire bene che la card significa fare un accordo con le ferrovie, Alitalia, i ristoratori, gli albergatori; chi la esibisce potrà muoversi in piena libertà».
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