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05 Maggio 2021 - 07:00
NAPOLI. Sono 1.331 i nuovi casi di contagio al Covid-19 registrati in Campania nelle ultime 24 ore, a fronte di 17.336 tamponi molecolari e 9.556 tamponi antigenici. Lo comunica l’Unità di crisi della Regione, specificando che dei nuovi positivi 902 sono asintomatici, 429 quelli con sintomi. I guariti sono 2.688 e le vittime crescono di 38 unità (21 deceduti nelle ultime 48 ore, 17 deceduti in precedenza ma registrati ieri). Sono 128 i posti letto di terapia intensiva occupati (656 il totale di quelli disponibili), 1.480 i ricoverati nei reparti (3.160 i posti a disposizione). Il tasso di positività è del 7,67%, calato rispetto al giorno precedente, quando era all’11%.
Calo non significativo, visto l’esiguo numero di tamponi, ma comunque oltre il doppio della media italiana che si assesta sul 2,9%. Sono dati che insieme all’Rt che si asseste intorno all’uno sarebbero da zona arancione. Insomma, con la campagna vaccinale che non ingrana come dovrebbe la situazione è ancora in bilico. In generale, nel resto del Paese, calano i nuovi casi Covid dove nelle ultime 24 ore si sono avute 9.116 infezioni per un totale di 4.059.821 da inizio pandemia.
A crescere, però, è il dato dei morti: ancora ieri il nostro Paese doveva contare altre 305 vittime contro le 256 di lunedì, portando a 121.738 il numero dei decessi dallo scorso febbraio. Il bollettino del ministero della Salute vede però altri dati che fanno ben sperare. Con casi ancora sotto quota 10mila e 315.506 tamponi processati in 24 ore scende il tasso di positività che ieri si attestava al 2.9% contro il 4,9% di lunedì. Continua, inoltre, il calo dei ricoveri Covid in ospedale: in terapia intensiva si registrano -67 pazienti rispetto a ieri per un totale di 2.423 con 136 ingressi giorno. In diminuzione anche i ricoveri con sintomi a -219 e un complessivo di 18.176. Altri dati positivi arrivano dai guariti, con 18.477 persone che oggi hanno sconfitto il virus; bene anche sul fronte degli attuali positivi, in calo a -9.669: il totale sul territorio nazionale è di 413.889 attualmente positivi di cui 393.290 in isolamento domiciliare. La Lombardia è la regione che ancora oggi registra il maggior incremento di nuovi casi a +1.354, subito seguita da Campania (+1.331) e Puglia (+1.028).
«Abbiamo valori di morti giornalieri fin troppo elevati, ai quali ci siamo fin troppo abituati. La situazione va consolidata proteggendo i fragili, elemento primario», ha detto Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano. «Abbiamo avuto il problema della fornitura delle dosi che ora si sta risolvendo. Per equità, trasparenza e in carenza di vaccini - ha spiegato Pregliasco - è stato necessario fare così. Ora che si hanno una grande quantità di vaccini si può riorganizzare la campagna vaccinale, un po’ come in guerra. Se ricordiamo, all’inizio la pianificazione prevedeva attività diverse: i sanitari, i ricoverati nelle Rsa, gli anziani e le persone di interesse pubblico. Ma ora che si è messo in sicurezza quella parte di popolazione, dai 65 anni in su, che paga il prezzo più alto e che c’è la disponibilità di vaccini - ha concluso - vedremo con maggiore serenità quegli effetti sulla salute che ancora ci attanagliano». Pregliasco interviene anche sulla riapertura delle scuole: «Dopo la riapertura vedremo possibili onde in risalita, spero non particolarmente alte. Ma solo fra 15 giorni potremo fare il conto e vedere la prospettiva per l'estate prossima, in particolare su una fascia di popolazione di età bassa».
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