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03 Gennaio 2017 - 17:17
I giudici impongono il pagamento di 60mila euro al presidente della Figc, Tavecchio, per concorso in diffamazione
ROMA. Chi gestisce un sito web è responsabile dei commenti di utenti e lettori, anche quelli che postano in forma anonima. Lo stabilisce la sentenza 54946 della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso presentato dal gestore del sito agenziacalcio.it. Sulla community del sito, un utente ha pubblicato un commento relativo al presidente della Figc, Carlo Tavecchio: il numero 1 della federcalcio è stato definito nella circostanza "emerito farabutto" e "pregiudicato doc". Al commento, come si legge nella sentenza, "l'utente allegava il certificato penale". Il gestore del sito è assolto in primo grado e condannato in secondo. La Cassazione ha confermato la sentenza che prevede il pagamento di 60mila euro al presidente della Figc, per "concorso in diffamazione".
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