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24 Maggio 2021 - 11:16
Cinque famiglie devastate dall'incidente di Stresa: l'orrore al Mottarone, dove una cabina della funivia ieri è precipitata causando la morte di 14 persone. E da uno dei soccorritori arriva una testimonianza choc: «Sono volontario da 25 anni, e ne ho viste tante, ma mai così. Sembrava una scena di guerra», le parole del responsabile provinciale del Soccorso alpino di Verbania, Matteo Gasparini, che descrive così la scena che si è trovato di fronte. «Sono stato anche a Rigopiano - aggiunge - ma una situazione così non l'avevo mai vista».
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Oltre alla rottura del cavo, l'inchiesta della Procura di Verbania dovrà stabilire perché non abbia funzionato il freno di emergenza della cabina. «Sono tutte supposizioni, ma credo ci sia stato un doppio problema - dice Gasparini -: la rottura del cavo e il mancato funzionamento del freno di emergenza. Non sappiamo perché non si sia attivato, mentre nella cabina a valle ha funzionato». La mancata attivazione del freno, spiega, «ha fatto sì che la cabina, dopo la rottura del cavo, abbia preso velocità, iniziando a scendere, finendo così catapultata fuori dai cavi di sostegno».
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La chiamata di emergenza è stata lanciata intorno alle 12.15 da una persona che si trovava in zona e che ha assistito alla caduta della cabina della funivia, avvenuta un centinaio di metri a valle della stazione che sorge sulla cima del Mottarone, a 1492 metri di quota. Il tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese nella Centrale Operativa del 118 piemontese, in stretto coordinamento con il personale sanitario, ha inviato sul luogo due elicotteri del Servizio Regionale di Elisoccorso dalle basi di Borgosesia e Alessandria, mentre l'elicottero 118 della base di Torino veniva inviato a Borgosesia e mantenuto in stand by.
Le equipe elitrasportate sul posto hanno individuato i due superstiti e hanno proceduto con le manovre di rianimazione cardiopolmonare prima di stabilizzare i due pazienti, entrambi minorenni, e trasferirli in eliambulanza all'ospedale Regina Margherita di Torino, dove uno è poi morto. Nel frattempo sono arrivate sul posto le squadre a terra del Soccorso Alpino che hanno proceduto con il recupero delle salme, con l'estrazione di quelle ancora presenti nella cabina e le hanno consegnate alle autorità di Polizia Giudiziaria per le operazioni di riconoscimento. Sono intervenuti anche carabinieri, Soccorso Alpino della guardia di finanza, vigili del fuoco e Protezione Civile.
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