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Mutuo prima casa senza anticipo per gli under 35: ecco chi può accedervi

Mutuo prima casa  senza anticipo per gli under 35: ecco chi può accedervi

Mutuo prima casa giovani: come  si possono avere le agevolazioni e chi può accedervi. Buone notizie per gli under 35: arrivano le agevolazioni per la prima casa. Si tratta di un vero e proprio  sostegno per chi non ha ancora 36 anni ed è privo di quel minimo di certezze che un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o forme di attività autonoma che possano  permettere l’accensione di un mutuo per acquistare casa.

Come riporta il Sole 24 Ore, e come preannunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi in occasione della presentazione del Piano di ripresa e resilienza al parlamento, nel pacchetto delle misure entrate nel decreto Sostegni bis approvato dal Consiglio dei ministri (il testo definitivo non è stato ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale) e finanziate con i 40 miliardi di scostamento di bilancio, entrano anche gli aiuti per consentire agli under-36 (in precedenza la soglia era 35 anni) titolari di un rapporto di lavoro atipico di acquistare la prima casa.

La domanda fino a fine giugno 2022
Gli under 35 potranno accedere al Fondo di garanzia per la prima casa. La percentuale di copertura della garanzia passa dal 50 all’80% dei finanziamenti richiesti per l’accensione di un mutuo.

Le domande per accedere alla garanzia dello Stato potranno essere presentate fino al 30 giugno 2022 dagli under 36 con un Isee sotto i 40mila euro.

 

Decreto sostegni bis, prima casa e mutuo giovani: le news

Il decreto Sostegni bis porta buone notizie a chi deve comprare un immobile: si prospetta, infatti, la possibilità di fare l’acquisto di una casa senza più tasse.

Di questa importante novità, spiega laleggepertutti.it potranno beneficiare soprattutto i giovani tra i 25 ed i 35 anni che cercano la propria indipendenza dai genitori.

Tre gli interventi previsti fino alla fine del 2022 che cambiano le carte in tavola per quanto riguarda la parte fiscale dell’acquisto di un immobile: l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale sugli atti di compravendita, di nuda proprietà e di usufrutto per chi ha meno di 36 anni e non acquista una casa di lusso; l’esenzione dall’imposta sostitutiva sull’atto del mutuo; la possibilità di beneficiare di un credito d’imposta nel caso in cui venga pagata l’Iva sul valore della casa.

Il credito può essere usato in compensazione, nella dichiarazione dei redditi oppure sull’imposta di registro per successivi atti di donazione o di successione.

Va precisato, proprio sulla questione dell’Iva, che quando si acquista la casa direttamente dall’impresa, l’imposta sul valore aggiunto deve essere sempre e comunque pagata poiché si tratta di un’imposta comunitaria.

Tuttavia, i giovani possono avere un notevole risparmio beneficiando del successivo credito d’imposta che, in qualche modo, 'restituisce' l’Iva versata.

Acquistare una casa con le agevolazioni del decreto Sostegni-bis significa anche risparmiare dal notaio: gli oneri sulla stipula degli atti siglati dal professionista sono destinati a diminuire del 50%.

Sarebbero, comunque, da sostenere le eventuali spese dell’agenzia immobiliare e dell’istruttoria del mutuo.

A proposito di mutuo: qui è prevista un’altra grossa novità per i giovani che devono acquistare una casa. Si tratta della possibilità di accedere al finanziamento del 100% senza l’obbligo di versare il 20% del capitale.

Il Governo destinerà a tale scopo 55 milioni di euro al Fondo mutui prima casa gestito da Consap, Fondo che permette di avere una garanzia dello Stato sull’accesso al finanziamento quando il rapporto rata-reddito non è sufficiente e per di più ad un tasso calmierato. Non solo: questa possibilità verrà data a tutti i giovani sotto i 36 anni e non soltanto alle giovani coppie o a chi ha un lavoro atipico. L’intenzione del Governo è quella di aumentare la garanzia dello Stato dall’attuale 50% dell’importo di mutuo al 70-80%. Lo scopo è quello di dare ulteriori motivi alle banche per concedere ai giovani dei mutui al 100% e di non fermarsi all’80% (ben che vada).

Attenzione, però: se il Governo vuole fare questa mossa per dare ai giovani l’occasione di avere più facilmente un mutuo al 100% dovrà anche controllare a quali condizioni viene erogato dalla banca: non mancano, infatti, gli istituti disponibili a concedere il finanziamento al di sopra dell’80% del valore dell’immobile, ma alzando i tassi di interesse. Il che significa avere sì tutti i soldi per l’operazione di compravendita ma ad un prezzo molto più salato. Quale sarebbe, a questo punto, la convenienza?

 

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