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Coronavirus, De Luca: «Vaccini, via con i maturandi»

Coronavirus, De Luca: «Vaccini, via con i maturandi»

ll governatore: «Figliuolo? Deve solo distribuire le dosi, sarebbe bastato anche Amazon»

NAPOLI. «Ci stiamo preparando a vaccinare i maturandi. Se arrivano i vaccini entro domenica, noi dai primi giorni di giugno possiamo vaccinare i ragazzi che dovranno fare l’esame di maturità». A dirlo il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta Facebook. «Faremo questa vaccinazione - spiega - sulla base dell’autocertificazione che faranno i ragazzi. Potremo vaccinare sopra i 18 anni con il vaccino Johnson & Johnson, sotto i 18 anni dovremo fare Pfizer. Se ci arrivano i quantitativi necessari di vaccini, faremo la vaccinazione di tutti i maturandi». L’IMMUNIZZAZIONE DI NAPOLI. De Luca ricorda che giovedì «in Campania abbiamo superato le 72mila vaccinazioni in 24 ore, siamo andati oltre l’obiettivo che ci eravamo prefissati qualche mese fa di riuscire a fare 60mila vaccinazioni al giorno in maniera tale di arrivare a 1,8 milioni nell’arco di un mese, sempre con l’obiettivo di vaccinare tutti i cittadini di Napoli entro luglio, le isole, i capoluoghi di provincia. Se avremo le dosi necessarie riusciremo a raggiungere questo obiettivo. In una settimana completiamo l’immunizzazione del comparto turistico-alberghiero di tutta la Campania». Lo “sceriffo’ parla di «numeri importanti, tenendo conto sempre del fatto che in Campania abbiamo 20mila dipendenti in meno rispetto alla media nazionale».

NUOVO ATTACCO A FIGLIUOLO. Poi una nuova bordata: «Ho sentito esaltazioni rispetto ai ruoli del commissario, ma il commissario deve fare solo la distribuzione dei vaccini. Potremmo farla con un accordo con Amazon o assumendo qualche decina di giovani che vanno in giro a distribuire. Ci sono state delle esaltazioni francamente incomprensibili. Quando sono arrivati i vaccini li abbiamo distribuiti. Se avessimo distribuito direttamente alle Regioni avremmo fatto prima, tanto per essere chiari. Il ruolo che ha avuto lo Stato centrale è stato di ritardo e confusione, non di accelerazione. Ho ascoltato delle cose francamente sconcertanti. Se non ci fossero state le Regioni, la gestione del Covid sarebbe stata un disastro di proporzioni inimmaginabili. Il Governo ha avuto un merito, quello di aver imposto all'Italia una linea di prudenza, ma per il resto il ruolo del Governo nazionale si è limitato alla distribuzione dei vaccini».

I DISERTORI DEL VACCINO. Il numero uno di Palazzo Santa Lucia, poi, rivela che «abbiamo una quota rilevante di cittadini che non ha dato la disponibilità a vaccinarsi. La vaccinazione non è obbligatoria, tranne che per il personale medico, quindi abbiamo un 15 per cento di cittadini che non ha voluto vaccinarsi, quindi abbiamo centinaia di migliaia di persone esposte al contagio. È un primo elemento per il quale dobbiamo avere prudenza». Per cui, aggiunge, «ci stiamo avviando verso una situazione positiva e non è superfluo richiamare i nostri concittadini ad avere un atteggiamento di permanente prudenza». Anche perché «a settembre poi andiamo verso l’apertura dell’anno scolastico generalizzata. E senza vaccinazione per ragazzi e fatto richiamo per personale scolastico è chiaro che noi rischiamo di avere a settembre un altro luogo di assembramento e diffusione del contagio. Noi abbiamo iniziato a vaccinare per primi da metà gennaio il personale medico e sanitario. Saranno passati dieci mesi rispetto a quando avremo il ritorno dalle ferie e noi dovremo fare la seconda vaccinazione per loro. Anche quelli che hanno fatto seconda dose non avranno copertura immunitaria e avremo altra situazione di potenziale rischio negli ospedali».

LA RIPRESA DEL WEDDING. Il presidente della Regione parla anche della ripresa dei matrimoni: «Abbiamo problema sui matrimoni. Abbiamo lavorato per anticipare a inizio giugno fatto l’accordo con operatori e Camere di commercio e approvato protocollo di sicurezza il 15 maggio. È intervenuto il Comitato tecnico scientifico che ha fatto ulteriori prescrizioni, in modo particolare ha ritenuto di dover fissare un numero per le presenze. Quindi ci si è dovuti adeguare a queste prescrizioni. A oggi su questo tema non è stata presa una decisione e purtroppo rimane in vigore decreto legge che fa partire da metà giugno i matrimoni. I ristoratori ci chiedono per le cerimonie: ad oggi si può rispettare nei ristoranti le norme previste del distanziamento e non assembramento, non ci sono altre possibilità. In attesa che ministero Salute dia risposta a Cts».

DITO PUNTATO CONTRO IL BONUS GIOVANI. De Luca tocca anche altri argomenti. in primis il bonus giovani: «Le cose per dare aiuti anno fatte, ma regali no. Voglio anche ricordare che i regali servono in parte, nelle aree meridionali, a finanziare la manovalanza della camorra, della ’ndrangheta e della mafia. Non so se è chiaro questo aspetto del problema. Bisogna insegnare ai giovani che nella vita si combatte, non educarli al parassitismo. In una società moderna ci sarà sempre un 5-10% di popolazione di persone che, nonostante il proprio impegno, non ce la fanno. A queste persone uno Stato democratico ha il dovere di dare non una, ma dieci mani, ma non a chi non combatte, a chi non lavora, a chi non studia e si forma. Questo è totalmente diseducativo»LA VICENDA LODI. Poi spazio alla vicenda delle scuse del ministro degli Esteri Luigi Di Maio al sindaco di Lodi che, dice De Luca, «è stato messo in galera, è stato massacrato dai 5 Stelle e da tanti organi d’informazione, gli hanno rovinato la vita e dopo cinque anni è risultato innocente. Apprezzo sinceramente quello che ha detto e che abbia chiesto scusa, ma ci volevano 10 anni per capirlo?. Mi è sembrato di ascoltare quelli delle Brigate Rosse che dopo 30-40 anni dicono “ci siamo sbagliati”». il governatore è chiaro: «Sabbiamo alle spalle anni di barbarie, si sono divertiti tutti i frustrati di questo Paese. Queste vicende ci devono rendere prudenti, maturi e civili».

IL DECRETO SEMPLIFICAZIONE. Infine, l’ultimo affondo del governatore campano: «Nel decreto Semplificazione c’è un elemento negativo di centralizzazione burocratica che rischia di paralizzare tutto il programma di interventi del piano di rilancio. Se Draghi, in questo senso, si illude che con la centralizzazione delle responsabilità si accelerano i cantieri capirà presto che si sta sbagliando. L’elemento positivo, in ogni caso, è quello contenuto nella proposta di legge della Campania e fatta propria dal Governo, cioè l’ipotesi di non bloccare le opere quando ci sono ricorsi amministrativi al Tribunale amministrativo».

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