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10 Giugno 2021 - 09:53
Ttagedia in Australia dove una donna di 52 anni è morta per un raro e grave caso di trombosi che secondo l'Authority per il farmaco è "probabile" sia legata al vaccino AstraZeneca. ù
Lo riporta il Guardian. Si tratta del secondo caso del genere in Australia dopo la morte di una donna di 48 anni ad aprile.
Tutte e due le donne erano state colpite da una forma di trombosi con sindrome da trombocitopenia (TTS), un raro effetto collaterale del vaccino anti-Covid anglo-svedese che gli esperti di tutto il mondo stanno studiando da mesi.
In Australia i casi valutati come TTS a seguito del vaccino AstraZeneca sono finora 48, con 35 confermati e 13 probabili. Di questi 31 sono stati dimessi dall'ospedale,15 sono ancora in ospedale, tra cui una persona ricoverata in gravi condizioni in terapia intensiva, e due sono decedute
Vaccino AstraZeneca verso lo stop a giovani e donne: il parere degli esperti
Vaccino AstraZeneca ancora sotto i riflettori, per le trombosi rare e per le somministrazioni ai giovani durante gli open day nelle varie regioni e alle donne, in particolare dopo i recenti casi di due giovani ricoverate a Genova dopo la vaccinazione con la prima dose di Vaxzevria. Le news riguardano essenzialmente il parere degli esperti, tra chi ritiene sia necessaria un'ulteriore riflessione sull'utilizzo di questo vaccino anti Covid e chi sollecita decisioni dell'Aifa a riguardo.
"Vi è in queste ore un'attenzione suprema per cogliere tutti i segnali che possono allertare su eventuali effetti collaterali che portino a considerare dei cambiamenti di indicazione. Il vaccino di AstraZeneca è già preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni di età, perché il rapporto tra i benefici derivanti dalla vaccinazione ed eventuali rischi diventa incrementale con l'età e particolarmente favorevole sopra questa soglia" ricorda Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità, a Rainews24. "Quello che si è verificato nella sfortunata ragazza di Genova, cui va tutta la mia attenzione e il mio affetto per quanto accaduto" sottolinea Locatelli con riferimento alla 18enne ricoverata (di ieri poi la notizia del ricovero di una 34enne), "pone un'ulteriore riflessione, anche alla luce del mutato contesto epidemiologico, in quanto la riduzione dei casi che abbiamo nel Paese rende anche più cogente tale riflessione".
Per Matteo Bassetti
direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, "sul vaccino AstraZeneca serve una posizione chiara e definitiva di Aifa - sottolinea all'Adnkronos Salute - Basta il balletto delle comunicazioni e delle raccomandazioni che hanno cambiato le fasce d'età per questo vaccino, con errori enormi di comunicazione dell'Agenzia del farmaco e del ministero della Salute.
Non ha fatto bene a questo vaccino anti Covid che i dati inglesi ci hanno sempre detto che funziona benissimo. Ora però, visto anche l'impatto di questi errori sull'opinione pubblica italiana, si decida da domani se il vaccino AstraZeneca non si deve più usare e ci si attrezzi per fare solo vaccini a mRna".
Per Andrea Crisanti
AstraZeneca "è un vaccino sicuro ed efficace. In alcuni casi, però, c'è un'associazione rarissima con una complicanza", le trombosi rare. Sulla fascia di età dell'utilizzo di questo vaccino "sono state date indicazioni, ma c'è un problema di coerenza rispetto a queste indicazioni. Se c’è un'alternativa" ad AstraZeneca nei giovani, "va usata quest'alternativa" afferma Andrea Crisanti, ospite a 'L'Aria che tira' su La7, commentando i dubbi crescenti sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca ai 18-20enni durante gli open day nelle varie regioni. Ricordando che "c'è un processo che avviene naturalmente per ogni vaccino, che viene autorizzato con determinate indicazioni.
Via via che si accumulano i dati, il perimetro delle indicazioni cambia. Questo sta accadendo con AstraZeneca - sottolinea - C'è bisogno di chiarezza, che può arrivare dai dati e dalla trasparenza, dalla condivisione dei dati con la comunità scientifica".
Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco
Docente all'Università Statale di Milano, "per il vaccino di AstraZeneca potrebbe essere utile valutare una limitazione dai 50 anni in su per le donne e dai 40 in su per gli uomini come elemento prospettico.
Ma a deciderlo deve essere l'Aifa in modo che sia ufficiale. Non basta una indicazione o una comunicazione".
"Abbiamo delle indicazioni precise da parte dell'Agenzia europea del farmaco Ema, recepite dall'Agenzia italiana del farmaco Aifa", su come utilizzare il vaccino anti Covid di AstraZeneca ottimizzandone il rapporto rischi-benefici, ricorda all'Adnkronos Salute Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano. "
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