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10 Giugno 2021 - 15:42
Fino a 2.000 euro al mese: questa è la cifra che potranno arrivare a percepire i beneficiari del reddito di cittadinanza grazie all'assegno unico. Le due misure potranno far cumulo e l'importo totale, in determinate circostanze, potrà arrivare anche a 2.000 euro mensili. Ovviamente è necessario essere in possesso dei requisiti per poter accede ad entrambe le misure.
Questa bella novità arriverà a luglio, nel momento in cui entrerà in vigore l'assegno unico. Questa misura inizierà a funzionare, in un primo momento, in quella che può essere definita come una sorta di misura ponte, in attesa che nel 2022 possa partire quello che ormai è definito come l'assegno universale. Nel frattempo si registra la bella notizia, ossia che l'assegno unico è comulabile con il reddito di cittadinanza.
Assegno unico: pronto dal 1° luglio
L'assegno unico dal 1° luglio 2021 verrà erogato anche a quelle famiglie che non hanno potuto far richiesta dell'Anf, ossia dell'assegno al nucleo famigliare. Ne potranno beneficiare, quindi, anche gli incapienti, ossia i lavoratori che hanno un reddito al di sotto della no tax area, ma anche i lavoratori autonomi ed i disoccupati. In altre parole la platea dei beneficiari viene ampliata.
Anche i beneficiari del reddito di cittadinanza potranno beneficiare dell'assegno unico.
E' necessario ricordare che l'importo dell'assegno unico non è uguale per tutte le famiglie, ma varia, condizionato da alcuni fattori. A determinarne l'importo sono l'Isee del nucleo famiglia e il numero dei figli a carico.
In un primo momento, si presuppone che quanti abbiano un Isee superiore ai 50.000 euro siano esclusi dalla possibilità di ricevere l'assegno unico: l'importo che verrà erogato diminuisce con il crescere dell'Isee fino al suo azzeramento oltre i 50.000 euro.
Reddito di cittadinanza: chi prende qualcosa in più?
L'importo aggiuntivo verrà accreditato direttamente sulla carta emessa da Poste italiane, dove ogni mese viene accreditato il sussidio. Stando ai primi calcoli, nel caso in cui una famiglia sia particolarmente numerosa, potrebbe arrivare a percepire 2.000 euro al mese, sommando il reddito di cittadinanza con l'assegno unico. Stiamo parlando di nuclei familiari costituiti da due adulti e quattro figli minorenni.
In questa sorta di fase transitoria dell'assegno unico, che si apre a luglio e si chiude a dicembre 2021, a beneficiare di questa misura saranno le famiglie che sono state escluse dagli assegni familiari, che generalmente vengono percepiti dai lavoratori dipendenti. Ci stiamo riferendo ad una platea di almeno 2 milioni di famiglie, che sono molto eterogenee.
Tra queste rientrano:
- soggetti inattivi;
- beneficiari del reddito di cittadinanza;
- lavoratori autonomi;
- lavoratori dipendenti che per un motivo o l'altro sono stati esclusi dagli assegni familiari per un reddito troppo basso.
A quesa platea di beneficiari andranno qualcosa come 1 milardo e 580 milioni di euro dei 3 miliardi messi a disposizione. I fondi che rimangono, che costituiscono poco meno della metà delle riscorse complessive messe a disposizione, sono destinati a 4 milioni di famiglie che stanno già percependo gli assegni familiari. Al momento si è anche in attesa di un nuovo sistema fiscale, che faccia pulizia di detrazioni ed assegni vari: queste famiglie potranno percepire una maggiorazione di 37,5 euro al mese per figlio nel caso di famiglie con uno o due figli.
Assegno unico, come presentare la domanda
Per riuscire ad ottenere l'assegno unico è necessario presentare la domanda. A scelta è possibile recarsi presso un Caf od un patronato o farlo telematicamente sul portale dell'Inps. La domanda dovrà essere presentata entro e non oltre il 30 giugno 2021.
Nel caso in cui il richiedente sia in possesso di tutti i requisiti, l'assegno unico verrà erogato dallo stesso mese nel quale è stata presentata la domanda. L'accredito avviene tramite bonifico bancario su un Iban fornito dal richiedente.
Le famiglie che beneficiano del reddito di cittadinanza invece lo riceveranno sulla card RdC. Nel caso in cui ci sia un affido condiviso, l'assegno unico potrà essere eorgato ai due genitori su due Iban diversi. Ovviamente l'importo complessivo verrà frazionato in due parti uguali. L’assegno unico non concorre a formare la base imponibile dell’Irpef.
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