Cerca

Busta paga, fino a 1.880 euro in più ad agosto: Draghi sorprende tutti

Busta paga, fino a 1.880 euro in più ad agosto: Draghi sorprende tutti

In previsione per i contribuenti del ceto medio, vale a dire per coloro che hanno un reddito compreso tra 28 mila e 55 mila euro lordi, una riduzione delle tasse. Una misura che interesserà circa 7 milioni e mezzo di cittadini italiani, che al momento sono sottoposti alla terza aliquota dell'Irpef (prelievo nominale del 38%).

Un tentativo da parte del governo di diminuire la pressione sugli italiani, fiaccati non soltanto dall'emergenza sanitaria ma anche dalla pesante crisi economica seguita alla pandemia. Le commissioni finanze di Camera e Senato stanno lavorando alacremente da mesi per riuscire a mettere a punto una riforma fiscale che agisca in tal senso. Luigi Marattin e Luciano D'Alfonso, rispettivamente presidente della commissione finanze alla Camera ed al Senato, hanno già preparato una bozza da sottoporre al giudizio del governo, che entro questa estate, tramite legge delega, dovrà dare avvio alla modifica dell'attuale sistema tributario.

Tanti a condividere il testo firmato da Marattin e D'Alfonso, in cui figurano il blocco dell'Irap (imposta regionale sulle attività produttive), che andrà a riversarsi nell'Ires, ed una modifica dell'Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche), specie per quanto riguarda il ceto medio. Il governo, insomma, punta a ridurre l'aliquota del terzo scaglione.

 

Busta paga più ricca grazie al taglio dell'Irpef

A beneficiarne saranno i dipendenti direttamente in busta paga. Ma anche le imprese, che vedranno sparire l'Irap. Prende corpo la nuova riforma fiscale. All'orizzonte si preannuncia l'arrivo di una pesante revisione dell'Irpef, mentre dovrebbero arrivare anche una bella flax tax ed una patrimoniale. Per dare un po' di respiro ai contribuenti è pronto un nuovo stop alle cartelle esattoriali per tutta l'estate.

Il Governo guidato da Mario Draghi ha in mente un'idea molto precisa: ridurre le tasse a quello che una volta veniva definito il ceto medio. Ma non basta: ci sarà la rottamazione delle vecchie cartelle esattoriali. Questi sono i due pilastri sui quali si dovrebbe basare la riforma fiscale, che è stata appena approvata dalle commissioni Finanze di Camera e Senato e, stando alle intenzioni del Governo, dovrebbe verdere la luce entro il 31 luglio 2021.

 

Si prospetta un bel taglio dell'Irpef

Il documento predisposto dalle commissioni Finanze di Camera e Senato si propone di ridefinire integralmente tutto l'impianto strutturale dell'imposta. L'ipotesi di base è quella di abbassare l'aliquota media effettiva: a beneficiare maggiormente di questo taglio sono i contribuenti che rientrano nella fascia di reddito compresa tra i 28.000 euro ed i 55.000 euro. Stiamo parlando di quasi sette milioni di italiani - la maggior parte dei quali dipendenti con busta paga - e che attualmente si trovano nel terzo scaglione.

 

Buone notizie anche per le imprese

Soprattutto quelle con dimensioni più ridotte, che potrebbero vedersi eliminata l'Irap, che stando alle prime indicazioni provenienti dai tecnici, dovrebbe essere destinata a confluire nell'Ires. Il Governo dovrebbe mettere mano anche alle aliquote sulle rendite finanziarie, che dovrebbero avvicinarsi alla prima aliquota Irpef. In linea teorica dovrebbero attestarsi sul 23%, ma questa tassazione dovrebbe essere affiancata ad un trattamento di favore dal punto di vista fiscale per quanti decidano di investire nei Titoli di Stato.

Ci stiamo avviando ad una riforma fiscale sotto tutti gli aspetti, ma sono stati lasciati aperti due aspetti molto importanti, per i quali sarebbe necessario trovare una soluzione definitiva. Il primo è relativo alla flat tax, che nelle intenzioni del legislatore dovrebbe essere rivolto ai titolari di partita Iva, che abbiano ricavi o compensi fino a 65.000 euro. Una delle ipotesi che starebbero circolando in queste ore è che possa rimanere aperta una via opzionale per rimanere nel cosiddetto forfait nei due successivi al superamento del tetto massimo, purché il volume d'affari dichiarato sia superiore di almeno il 10% rispetto a quello dell'anno precedente. In questo caso l'aliquota potrebbe salire dal 15% al 20% o dal 5% al 10% nel caso in cui sia una start up. Il secondo aspetto è relativo all'introduzione di un tassa patrimoniale sulla ricchezza. Su questo argomento, comunque, la maggioranza avrà un mese di tempo per trovare un accordo.

Capitolo molto importante di questa riforma fiscale, riguarda le cartelle esattoriali. All'orizzonte ci sarebbe una loro rottamazione con una rateizzazione del debito. Non ci sarebbero sanzioni od interessi aggiuntivi. Su questo fronte, comunque, le notizie positive non sembrano proprio mancare, dato che sarebbe già stato varato uno slittamento delle notifiche delle nuove cartelle fino ad almeno il 31 agosto 2021. Non sarà necessario saldare quelle notificate prima del lockdown. In estrema sintesi, questo significa che l'Agenzia entrate Rottamazione andrà in ferie fino al 1° settembre 2021. Dopo questa data dovrebbero riprendere gli invii di oltre 50 milioni di cartelle esattoriali ferme negli uffici dell'Ente. I contribuenti, comunque, saranno tenuti a versare le rate 2020 della pace fiscale entro il 2 agosto.

 

Cashback sospeso, cartelle, licenziamenti: via libera al dl

Dal cashback sospeso fino a fine dicembre, alla proroga della sospensione del pagamento delle cartelle fiscali, ma anche le norme frutto dell'accordo sul nodo licenziamenti e Alitalia. Via libera del Consiglio dei ministri al decreto. Lo si apprende da fonti di governo. In particolare sul cashback, che aveva provocato tensioni nelle forze di maggioranza, nel corso del Cdm sarebbero arrivare le rassicurazioni del premier Mario Draghi, riguardo al fatto che si tratterà solo di una pausa temporanea, come scritto nel testo.

Queste le misure principali:

 

STOP LICENZIAMENTI ABBIGLIAMENTO E TESSILE FINO 31/10

Dal 1 luglio sblocco dei licenziamenti per l’industria manifatturiera ed edilizia con l’eccezione per il tessile e i settori ad esso collegati (calzaturiero, moda). E' quanto prevede il decreto approvato in Consiglio dei ministri.

A quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, per questi ultimi settori è prevista un’ulteriore proroga fino al 31 ottobre del divieto di licenziare e l'erogazione di ulteriori settimane di cassa Covid, gratuita. Vengono inoltre assicurate ulteriori 13 settimane, fino al 31 dicembre 2021, di cassa straordinaria per tutte le imprese che non hanno più a disposizione strumenti di integrazione salariale, senza contributi a carico del datore di lavoro. Le aziende si impegnano a utilizzare queste misure, a seguito anche dell’accordo politico raggiunto ieri tra governo e parti sociali.

 

ALITALIA

Via libera del Consiglio dei ministri ad un fondo, con una dotazione di 100 milioni di euro per l'anno 2021, diretto a garantire l’indennizzo dei titolari di titoli di viaggio e voucher emessi dall’amministrazione straordinaria in conseguenza delle misure di contenimento previste per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e non utilizzati alla data del trasferimento dei compendi aziendali. Lo prevede il decreto approvato in Cdm, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

L’indennizzo è erogato esclusivamente nell’ipotesi in cui non sia garantito al contraente analogo servizio di trasporto, ed è quantificato in misura pari all’importo del titolo di viaggio.

Per garantire la continuità operativa di Alitalia è prevista la proroga fino al 16 dicembre del termine di restituzione del prestito ponte. Questa misura non comporta oneri a carico della finanza pubblica, trattandosi di un mero rinvio. Nelle more della decisione della commissione europea, Alitalia-società italiana aerea spa e Alitalia Cityline spa sono autorizzate alla prosecuzione delle attività d’impresa, compresa la vendita di biglietti per voli programmati.

 

CASHBACK SOSPESO

Dal governo è arrivato anche lo stop per sei mesi, fino al 31 dicembre, ai programma “cashback” e “supercashback” per incentivare i pagamenti elettronici e contrastare l'evasione fiscale. Le risorse che si rendono conseguentemente disponibili sono destinate a finanziare interventi di riforma in materia di ammortizzatori sociali, si legge nella nota del governo.

 

STOP CARTELLE E DIFFERIMENTO TARI

 Nuova proroga per l'invio delle cartelle esattoriali al 31 agosto, dal precedente 30 giugno. Il dl dispone anche il differimento del tariffario Tari da parte dei Comuni dai 30 giugno al 31 luglio.

 

RIFINANZIAMENTO NUOVA SABATINI

Il decreto ponte varato in Consiglio dei ministri istituisce un fondo per contenere l’aumento delle tariffe dell’energia elettrica. E' quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi. La misura ha l'obiettivo di attutire sensibilmente l’impatto derivante dall’aumento dei prezzi delle materie prime, il Governo interviene con un fondo di oltre 1 miliardo di euro.

Nel dl approvato anche le norme per la semplificazione e il rifinanziamento della ‘nuova Sabatini’ per l’acquisto di beni strumentali delle Pmi per un importo pari a 300 milioni per l’anno 2021 ai quali si aggiungono ulteriori 300 nel provvedimento oggi approvato in Cdm.

 

ELETTRICITA' E TARIFFE

Stanziate significative risorse, superiori al miliardo di euro, volte ad attenuare l’aumento delle tariffe elettriche determinato da ARERA in conseguenza dell’incremento dei prezzi delle materie prime per il trimestre luglio-settembre 2021, si legge nella nota del governo.

CODICE APPALTI

Approvato il disegno di legge delega per l’aggiornamento del Codice dei contratti pubblici, in linea con l’impegno annunciato dal Presidente Draghi e contenuto nel Pnrr ‘Italia Domani’. Ecco le principali novità: 1) Norme più semplici e chiare per assicurare efficienza e tempestività nell’affidamento, la gestione e l’esecuzione di contratti e concessioni; 2) tempi certi per le procedure di gara, per la stipula dei contratti e la realizzazione degli appalti, comprese le opere pubbliche che dovranno essere sempre più orientate all’innovazione e alla sostenibilità; 3) rafforzamento della qualificazione delle stazioni appaltanti.

POS

Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri contiene misure ''per promuovere l’utilizzo della moneta elettronica in funzione di contrasto dell’evasione fiscale, sia fortemente incentivato l’impiego di Pos collegati a registratori di cassa. In tale direzione sono previsti crediti d’imposta per l’acquisto, il noleggio e l’uso di tali dispositivi e, per chi se ne avvale, per l’azzeramento delle commissioni da pagare per le transazioni''. E' quanto si legge nella nota di palazzo Chigi che segue il Cdm.

 

 

 

 

730 rimborso 2021, quando arriva da Agenzia delle Entrate

Il modello 730 - anche quello del 2021 - può portare ad un rimborso per il contribuente dall'Agenzia delle Entrate. La presentazione del modello 730 serve per consentire al Fisco di calcolare l’importo esatto delle imposte dovute dal contribuente nell’anno di riferimento, in base ai redditi percepiti e alle detrazioni fiscali riconosciute. Se il ricalcolo delle imposte evidenzia un credito, ossia è stato effettuato un versamento maggiore al dovuto, il contribuente avrà diritto a un rimborso Irpef.

Per chi presenta la dichiarazione dei redditi, quindi, è importante sapere quando arriverà il rimborso a cui si ha diritto. Con la nuova scadenza del 30 settembre, la data in cui si riceve il pagamento dei rimborsi del modello 730 non è unica per tutti, ma varia in base a quando si presenta la dichiarazione dei redditi. In particolare sono stati previsti diversi termini entro i quali CAF e professionisti devono notificare all’Agenzia delle Entrate il diritto al conguaglio:

- Se la domanda è stata presentata entro il 31 maggio, la comunicazione doveva arrivare entro il 15 giugno 2021;

- tra il 1° e il 20 giugno, entro il 29 giugno 2021;

- dal 21 giugno al 15 luglio, entro il 23 luglio 2021;

- dal 16 luglio al 31 agosto, entro il 15 settembre 2021;

- dal 1° al 30 settembre, entro il 30 settembre 2021;

I rimborsi emersi dalla compilazione del modello 730 saranno erogati sul primo stipendio utile, a partire dal mese successivo rispetto al quale il datore di lavoro ha ricevuto il prospetto di liquidazione. Le stesse regole si applicano anche nel caso di modello 730 precompilato. Il termine mobile sarà applicato anche ai rimborsi e conguagli dei pensionati: l’INPS e gli altri enti pensionistici, effettueranno l’addebito a partire dal secondo mese successivo alla ricezione del prospetto di liquidazione.

Infine per coloro che hanno presentato o presenteranno il modello 730 senza sostituto d’imposta, ferme le nuove regole per i tempi dell’accredito, l’importo sarà accreditato direttamente sul conto corrente del titolare del rimborso. Se l’importo del rimborso supera i 1.000 euro, compresi gli interessi, verrà emesso un assegno da Poste Italiane.

Le stesse tempistiche si applicano anche in caso di conguaglio a debito, quindi nel caso in cui dal ricalcolo emerga che il contribuente abbia versato meno del dovuto. Uno dei casi più frequenti in cui questo accade è quello di lavoratori che durante l’anno hanno percepito redditi da diversi datori di lavoro.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori