Cerca

Vaccini, Verdoliva: «Se rifiutano, non li chiamiamo più»

Vaccini, Verdoliva: «Se rifiutano, non li chiamiamo più»

Attivato dall’Asl Na1 il call center per contattare 4mila cittadini. I social la prima fonte di paura

NAPOLI. Quattro operatori alla ricerca delle motivazioni del no al vaccino e di un modo per convincere i “renitenti” a cambiare idea. È questo il nuovo tentativo dell'Asl Napoli 1, partito ieri mattina alla sede del Frullone in un call center dove viene contattato chi aveva fatto l'adesione, poi è stato convocato anche tre, quattro volte, ma non si è mai presentato. Circa 4mila napoletani in tutto. La paura è il leit motive delle risposte, come il caso di una donna che aveva aderito ma poi è stata condizionata dai tanti post contraddittori sui social network. Da qui la diffidenza e soprattutto la paura, avendo più di 60 anni, di dover fare Astrazeneca. Dall'altra parte del telefono gli operatori ascoltano, provano a convincere gli interlocutori, propongono Pfizer, in una giornata, giovedì alla Stazione Marittima, che l'Asl ha dedicato proprio a tutti coloro che fuggono dal siero anglosvedese. La risposta? anche incertezze sull’adesione o meno, subordinata spesso a un confronto col proprio medico di base. La risposta sulla paura da social network è la più frequente, anche da persone tra i 50 e i 70 anni che evidentemente sul web vanno per informarsi: «In particolare dai 60 anni in su - dice Camilla una delle addette al call center - ci spiegano che hanno patologie, che sono spaventati dall'interazione del vaccino con i farmaci che prendono o con la patologia stessa, che hanno paura e che preferiscono proteggersi stando attenti, stando a casa, che non hanno preso il Covid finora e vogliono continuare così».

E per meglio comprendere la paura basta un dato, su 22 telefonate effettuate, non vi è stata alcuna adesione. Ai più renitenti gli operatori hanno fornito un numero verde da contattare realizzato in collaborazione con l'ordine dei medici, 800.954427. Da una prima disamina, oltre la diffidenza,ci sono anche problemi di altra natura, come non poter lasciare un figlio disabile a casa, come il caso di una madre convocata più volte e che solo ora potrà vaccinarsi grazie alla Unità mobile, l'Usca, che andrà a casa a vaccinare sia lei che il figlio disabile. «Se una donna mi dice che non è venuta perché non ha visto l'sms, non si sentiva bene, non era convinta, ma vuole farlo, diamo subito la convocazione alla stazione marittima per giovedì o anche al suo distretto sanitario se è più comodo. Ma se alla fine dicono che non vogliono farlo io smetto di convocarli fino a quando non ce lo chiederanno loro». Ciro Verdoliva (nella foto), il direttore generale dell'Asl Napoli 1, vuole a questo punto risposte chiare, nette, definite per dare un ordine alla campagna vaccinale. Ad oggi su 839.647 residenti l'Asl Na1 conta 535.152 adesioni e 304.495 cittadini che non si sono mai segnalati sul sito dell'Asl per avere la dose. L'obiettivo però non sono subito loro ma i 24.026 che hanno fatto l'adesione ma non si sono ancora presentati alla prima dose, che infatti a Napoli ormai si fa pochissimo.

«Da ieri - spiega Verdoliva - cerchiamo di recuperare una per una le persone, abbiamo capillarmente distribuito i vaccini tra i distretti, medici di medicina di base e le farmacie. Se però al telefono dopo che proviamo a convincerli ci confermano il loro no metto una x, diventa un rifiuto. Quando verranno da noi e ci diranno che hanno cambiato idea togliamo il flag e ricominciamo a convocarli». Attualmente a Napoli il 67% dei cittadini ha fatto anche la seconda dose, l'obiettivo per l'immunità di gregge cittadina è il 75% e l'Asl ci sta provando ad ogni costo. «Al termine di questi giorni di telefonate - spiega Verdoliva - preparerò una relazione con i dati e la mandiamo all'Unità di crisi della Regione, e all'Unità Regionale di Tutela della Salute, poi loro se vorranno lo gireranno al ministero, ma il mio riferimento resta la Regione». In Campania sono in totale 5.660.763 le somministrazioni di siero anti Covid-19, fino alle ore 17.00 di ieri. Complessivamente sono stati vaccinati con la prima dose 3.422.686 cittadini, di questi 2.238.077 hanno ricevuto la seconda inoculazione.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori