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Coronavirus, De Luca: «Responsabilità o chiudiamo tutto»

Coronavirus, De Luca: «Responsabilità o chiudiamo tutto»

La regione potrebbe tornare in giallo, l’appello del governatore De Luca: avanti con i vaccini

NAPOLI. Non se le mandano a dire il leader della Lega Matteo Salvini e il governatore della Campania Vincenzo De Luca. La zuffa spresso corre sui social, ieri, invece, si è consumata a colpi di dichiarazioni ai giornalisti per due eventi che si sono tenuti in Campania. Stavolta ad attaccare è il politico milanese: «La Campania è l’unica regione d’Italia con l’obbligo di mascherina anche all’aperto ed è una follia», dice durante un comizio a Battipaglia. «Lasciatemi dire che è una follia - ha aggiunto - per gli anziani, per i lavoratori, per i commercianti, per le mamme, per gli studenti. Io rispetto le norme, ma questa è una norma priva di qualsiasi senso medico, scientifico epidemiologico, sociale o professionale.

Lavora tu a Battipaglia in un’azienda agricola con 40 grandi all’ombra con la mascherina a luglio e agosto. Penso che De Luca debba cambiare mestiere, perché con la pelle dei cittadini giocare è difficile». Il governatore, dal canto suo, ribadisce nettamente la sua posizione: «Dobbiamo continuare così, adesso ne approfitto per rifare un appello ai nostri concittadini per avere il massimo di prudenza e di senso di responsabilità. Uso della mascherina sempre, lavaggio delle mani, nessuna sottovalutazione per cortesia», ha detto a margine della visita all’ospedale San Pio di Benevento «Sulla sanità abbiamo di fronte due sfide: completare la campagna di vaccinazione mantenendo comportamenti responsabili e continuare ad investire nella sanità a cominciare dalla medicina territoriale. In Campania - ha aggiunto De Luca - è obbligatorio l’uso della mascherina anche all’esterno e dobbiamo cercare di essere seri. Abbiamo una variante che è particolarmente aggressiva soprattutto con i più giovani e poi perché siamo alla vigilia della riapertura dell’anno scolastico e la popolazione studentesca deve essere vaccinata», ribadisce. «Il green pass l’abbiamo fatto quattro mesi fa in Campania anche se abbiamo un governo nazionale che è molto distratto da questo punto di vista.

La nostra carta di vaccinazione la rilasciamo dopo la seconda dose. Avrebbero potuto seguire l’esempio della Campania sia il governo italiano che il governo francese e avrebbero risolto i problemi - precisa, commentando gli annunci di Macron - Andremo avanti così: avremo la tessera di vaccinazione che consentirà di viaggiare con tranquillità, di prendere l’aereo e i treni, di andare al cinema, teatro e ristoranti però dobbiamo completare la vaccinazione». Intanto, però, la Campania potrebbe ritornare gialla, anche se non a breve. La variante Delta corre in tutta Europa e anche in Italia i contagi risalgono. Nel Paese l’impatto della variante Delta ha quasi raggiunto il 30% e viaggia verso il 70% che secondo le simulazioni dovrebbe essere raggiunto nel mese di agosto. Con gli attuali, contestati, parametri in vigore già varie regioni viaggiano verso la zona gialla: Sicilia (25 contagi settimanali ogni 100mila abitanti), Sardegna (21), Campania (21) e Veneto (19). Sardegna e Veneto hanno superato quindi Abruzzo (16) e Marche (14) che prima erano nella classifica delle quattro a maggior rischio. Attualmente fra i parametri sotto la lente del ministero della Salute e del Cts c’è l’incidenza del nuovo coronavirus ogni 100mila abitanti: se superano i 50 casi si passa in zona gialla. Scatta l’allarme con un combinato di contagi (Rt), superamento del 40% del tasso di occupazione delle aree mediche e del 30% quello delle terapie intensive.

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