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14 Luglio 2021 - 15:51
Adesso è tempo di far cassa. Non importa che si sia ad un passo dalle vacanze estive, ma l'Inps chiede la restituzione della pensione. Fino a 20.000 euro.
Sì perché non basta rimborsare l'ultima mensilità ricevuta, ma bisogna rinunciare anche a quelle ricevute precedentemente.
Errori o fatalità, poco importa. Ritrovarsi tra quelle persone che si vedono tolti indebitamente la pensione di invalidità o quella assistenziale non è piacevole.
Il problema è che, molto spesso, ci si trova davanti ad un errore commesso dallo stesso istituto di previdenza. Quindi è necessario prestare la massima attenzione a quanto sta accadendo.
Può capitare che il pensionato riceva una raccomandatada parte dell'Inps, nel quale gli venga comunicato che gli sarebbero stati corrisposti determinati importi in maniera completamente errata. Il problema maggiore è che queste richieste formulate dall'Inps siano controverse e che arrivino anche ad indicare situazioni e cose diverse anche a pochi giorni di distanza.
Pensioni, attenzione alle raccomandate
Già vedersi arrivare una raccomanda da parte dell'Inps con la richiesta di un rimborso di parte o tutta la pensione non è piacevole. Se poi arrivano richieste diverse tra loro, per i diretti interessati risulta veramente difficile capire cosa sia necessario fare.
L'importante, comunque, è che prima di pagare una qualsiasi richiesta proveniente dall'Inps,ci si accerti del motivo per il quale stiano chiedendo la restituzione.
E' importante chiarire che la normativa vigente fa chiaramente riferimento a quello che potrebbe essere un principio generale di irripetibilità della pensione, secondo il quale le pensioni possono essere in ogni momento rettificate dagli enti erogatori in caso di errore di qualsiasi natura commesso in sede di attribuzione o di erogazione della pensione, ma non si fa luogo al recupero delle somme corrisposte, salvo che l'indebita prestazione sia dovuta a dolo dell'interessato.
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