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01 Marzo 2017 - 14:03
L'iscrizione un atto dovuto dopo l'autodenuncia dell'esponente radicale
MILANO. Il pm di Milano Tiziana Siciliano ha iscritto nel registro degli indagati l'esponente radicale Marco Cappato con l'accusa di aiuto al suicidio per la morte, in Svizzera, di dj Fabo (nella foto tratta da Facebook). L'iscrizione, che viene definita negli ambienti giudiziari come un "atto dovuto", è stata formalizzata dopo la trasmissione, avvenuta ieri sera, del verbale dell'autodenuncia sottoscritta dallo stesso Cappato davanti ai carabinieri di Milano.
L'accusa di aiuto al suicidio, mossa per l'esponente radicale fa riferimento a quanto previsto dall'articolo 580 del Codice penale laddove prevede la contestazione per "chiunque aiuta o determina altri al suicidio ovvero ne agevola in qualsiasi modo l'esecuzione". Un rischio a cui lo stesso Cappato sapeva di incorrere quando ieri si è autodenunciato descrivendo esattamente cosa aveva fatto nel caso di dj Fabo.
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