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De Luca non cala la mascherina: «Bisogna tenerle, anche sulle orecchie»

De Luca non cala la mascherina: «Bisogna tenerle, anche sulle orecchie»

NAPOLI. «Faremo altre dieci ordinanze per rendere obbligatorie le mascherine, anche sulle orecchie». A dirlo, nel corso do una visita al Policlinico Federico II per l’inaugurazione del nico aziendale, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, rispondendo a una domanda sull’imminente scadenza dell’ordinanza con la quale in Campania è stato prorogato l’obbligo dell’uso della mascherina anche all'aperto fino al 31 luglio. «Quando diciamo che chi si vaccina è immunizzato per il 92 per cento al massimo - haggiunge - dobbiamo sapere che anche con la seconda dose c’è un 10 che si contagia. Il vantaggio è che chi è immunizzato non va in terapia intensiva e non ha problemi seri, ma contagia a sua volta gli altri. Quindi l’uso della mascherina dev’essere obbligatorio sempre, anche quando si è vaccinati per la tutela propria e degli altri. E davvero un martirio portare la mascherina? Certo è un piccolo fastidio, ma in cambio abbiamo una grande protezione e un aiuto per tornare alla vita normale». Di qui un appello ai cittadini: «Mettetevi la mascherina sempre, anche se siete vaccinati. Manteniamo la prudenza senza ascoltare le stupidaggini che ogni tanto arrivano da no vax, sotto vax e pippe varie». E ancora: «Non facciamo ricreazione in queste settimane, altrimenti la paghiamo a ottobre. Ribadisco l’appello a vaccinarsi tutti, anche sotto i 18 anni. Tra i tanti primati che vantiamo in Campania c’è quello di avere il più alto livello di immunizzazione del personale scolastico, praticamente tutti hanno avuto la doppia dose. Ora dobbiamo completare il lavoro per la popolazione studentesca se vogliamo riaprire tutte le scuole in presenza. I caccini obbligatori a scuola in regioni con percentuali di vaccinazioni basse? Io sono assolutamente d’accordo per renderlo obbligatorio per il personale. Grazie a Dio in Campania il problema non ce l’abbiamo perché si sono vaccinati tutti e li ringrazio nuovamente perché hanno dimostrato una straordinaria responsabilità». Ma per la riapertura delle scuole a settembre, lo “sceriffo” chiarisce: «Le precondizioni sono avere tutto il personale vaccinato, e lo abbiamo fatto, e vaccinare i ragazzi: Facciamo uno sforzo in questi giorni, nella prima settimana di agosto e nell'ultima, poi faremo un punto a inizio settembre. Se sarà necessario aspettare un'altra settimana per aprire le scuole lo faremo, l'importante è completare la campagna di vaccinazione in modo tale che i ragazzi possano tornare a scuola con grande tranquillità». Poi l’argomento Green Pass: «Non capisco quale sia l’alternativa. Hanno fatto la manifestazione per chiedere cosa, liberi tutti? Siamo liberi, pronti a divertirci e poi a chiudere l’Italia». Secondo il governatore «abbiamo perso un mese e mezzo per responsabilità nazionali, perché la comunicazione fatta da Roma è stata sconcertante e ha creato dubbi, incertezze e preoccupazioni. Tante segnalazioni contraddittorie sono arrivate anche alle Regioni. Le scemenze dette a Roma hanno creato un clima che ha rallentato la vaccinazione. Adesso si sta riprendendo con grande impegno, i giovani hanno capito che se non ci vacciniamo non torniamo alla vita normale». Sul numero di dosi a disposizione delle Regioni, De Luca è chiaro: «Abbiamo avuto difficoltà inizio luglio perché non c’erano vaccini per fare le seconde dosi e le prime dosi ai nuovi vaccinati. Oggi abbiamo disponibilità di vaccini e si somministrando solo Pfizer e Moderna che non hanno creato problemi. Possiamo andare avanti con grande fiducia nella campagna di vaccinazione».

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