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Scuola, l’aut aut dello “sceriffo”

Scuola, l’aut aut dello “sceriffo”

Il governatore: «A Napoli non abbiamo ancora un elevato livello di iscrizioni degli under 18»

NAPOLI. «Se vogliamo arrivare con tranquillità al nuovo anno dobbiamo vaccinare l’80 per cento della popolazione studentesca. Quello che non facciamo adesso dovremo farlo a inizio agosto, a fine agosto soprattutto e a settembre. Che sia chiaro a tutti: se non ci sono le condizioni di sicurezza le scuole non aprono in presenza. Ho parlato con il direttore generale dell’Asl Napoli 1. Mi ha detto l’altro giorno ci sono state poche vaccinazioni. Mi ha riferito che sono aperti 10 centri vaccinali, ma non abbiamo ancora un livello adeguato di iscrizioni per la vaccinazione nella fascia d'età sotto i 18 anni.». Adirlo il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, a margine dell’inaugurazione del secondo percorso archeologico nel Rione Terra. «Gli studenti si devono vaccinare, non c’è nessun obbligo a vaccinarsi ma neanche a tenere le scuole aperte. Se in un istituto abbiamo solo il 10 per cento di ragazzi vaccinati, è chiaro che si fa la dad, non c’è niente da fare, non è che possiamo creare focolai con le nostre mani. Ma non penso che ci voglia molto a capirlo».

Il tutto nel giorno in cui il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sottolinea che «ci sono regioni come la Campania che hanno raggiunto già il cento per cento del personale scolastico vaccinato». De Luca torna pure su Green Pass: « Quelli che vanno in piazza a dire scemenze sono i nemici dell’economia del lavoro e della vita. Perché si prolunga l’epidemia Covid meno cresce l’economia e la possibilità di vivere. Lasciamo perdere l’imbecillità dilagante che confonde la esponsabilità con la libertà. Per quanto mi riguarda mettiamo 200 Green Pass. Ai giovani dico di non fare gli scapigliati, la sera, la notte durante la movida. Nei locali uno addosso all’altro. Qualcuno avrebbe detto che serve un lanciafiamme».

De Luca, poi, incontra il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, per un confronto sulla situazione campana. Il governatore, stando quanto filtrato, avrebbe esposto come annunciato nei giorni scorsi, critiche all’operato del ministero della Salute e del commissario per l’emergeza Covid nei confronti della Campania. Ma Costa sottolinea che «è chiaro che ognuno è libero di manifestare la propria posizione. Io credo che non si possa non riconoscre che c’è stata discontinuità tra il Governo precedente e quello attuale, anche nel piano vaccinale. Credo che il commissario Figliuolo abbia fatto un ottimo lavoro. Il risultato della gestione del piano vaccinale è positivo e lo dicono i numeri. in questo momento occorre una forte unità politica». E sull’intenzione di De Luca di prorogare l’obbligo dell’uso delle mascherine anche all’aperto, il sottosegretario è chiaro: «Credo che ad oggi ci siano le condizioni affinché all’aperto, ovviamente evitando assembramenti e garantendo il distanziamento, la mascherina si possa togliere». Infine: «Qualcuno ha detto che, quando abbiamo preso la decisione di togliere la mascherina, lo abbiamo fatto per dare qualche vittoria politica a qualche componente di governo. Io credo che sia stato un segno importante nei confronti dei cittadini italiani. Poi la norma prevede che a livello locale ogni governatore può emettere delle ordinanze restrittive rispetto alle indicazioni nazionali, evidentemente il presidente De Luca ha fatto questa valutazione».

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