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Coronavirus, De Luca «Garantire ristoranti sicuri»

Coronavirus, De Luca «Garantire ristoranti sicuri»

Il governatore spara a zero sul commissario Covid: «Ha avallato il mercato nero dei vaccini»

SALERNO. Bacchettate ai ristori del movimento “Io Apro” che si oppongono all’obbligatorietà del Green Pass per accedere ai locali al chiuso; un durissimo attacco al generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid-19;  soddisfazione per il sostanziale fallimento delle ultime manifestazione di piazza dei “no Green Pass”. Vincenzo De Luca (nella foto) non si smentisce e torna ad attaccare a tutto campo.

«SE SO CHE SONO VACCINATI VADO ANCH’IO». Il governatore della Campania arriva a Cetara, nel Salernitano, e prende di mira innanzitutto chi si oppone al Green Pass nei locali pubblici. «Mi metto nei panni di un ristoratore, io se mi devo garantire la presenza dei clienti e l’attività di ristorazione devo garantire un ristorante sicuro, mi pare non ci voglia molto per capirlo», spiega il presidente della Regione Campania. Che poi aggiunge: «Io se vado in un ristorante e so che ci trovo solo persone vaccinate ci vado con piacere e porto anche la famiglia. Ma come si fa a non capire una cosa così semplice? La verità è che abbiamo ancora piccole aree di irrazionalità e demagogia rispetto alle quali è bene non perdere proprio tempo», chiosa De Luca.

VACCINI, BORDATA A FIGLIUOLO. Ma le parole più dure de Luca le riserva ancora una volta al commissario per l’emergenza Covid, Figliuolo. Il Governatore torna ad attaccare sul tema dei criteri di distribuzione dei vaccini, che secondo lui hanno penalizzato la Campania: «Rispetto alla distribuzione dei vaccini la Campania dovrebbe essere la regione più attenzionata per la densità abitativa più alta d’Italia, invece è quella che meno vaccini di tutte le Regioni». Poi le parole durissime all’indirizzo di Figliuolo:  «Abbiamo dovuto fare la guerra contro il mercato nero dei vaccini, avallato dal commissario dei vaccini, quello che va girando per l’Italia e non si sa perché». «POCHI IN PIAZZA, VINCE LA RAGIONE CONTRO LA STUPIDITÀ». Poi, tornando alla questione del certificato verde, rispondendo ai cronisti sulla scarsa adesione della protesta in piazza contro l’obbligo del Green Pass, De Luca spiega che «l’affermazione della ragione contro l’irrazionalità e anche contro francamente la stupidità». Che c’entra la libertà con la salute pubblica e i doveri che abbiamo di essere persone civili?» si chiede De Luca. Secca la riposta: «Sono particolarmente stupidi».

«SETTEMBRE TERRORIZZA, VACCINI PER NON CHIUDERE L’ECONOMIA». Il presidente campano si dice poi molto preoccupato per quanto potrebbe accadere in autunno: «Il mio terrore è quello che succede dopo agosto. Dobbiamo evitare di dover chiudere di nuovo l’Italia per il livello di contagio». Per questo, insiste, «vaccinarci significa avere la possibilità di non chiudere l’economia, gli alberghi, il commercio».

«MASCHERINA SEMPRE, ANCHE DA VACCINATI». La conseguenza del ragionamento di De Luca portano diritto all’obbligo di mascherine, che il governatore rivendica e rilancia: «Dobbiamo superare questi mesi di Covid se vogliamo tornare a vivere e dobbiamo essere responsabili: bisogna mettersi la mascherina sempre, anche quando si è vaccinati». IN CAMPANIA 6,5 MILIONI DI VACCINAZIONI. Il numero di somministrazioni di vaccino effettuate in Campania, ha ormai superato i 6,5 milioni. Complessivamente sono stati vaccinati con la prima dose oltre 3,5 milioni di cittadini; di questi, 2.9 milioni hanno ricevuto la seconda dose. «SCUOLA, VACCINARE GLI UNDER 18». Ovviamente nel discorso di De Luca non può mancare la scuola. Nelle ore in cui si svolge la Conferenza delle Regioni e il ministero rinvia la presentazione del piano per il rientro in presenza degli studenti a settembre, il governatore rilancia la necessità di vaccinare la popolazione studentesca, «recuperando gli elementi di confusione arrivati da Roma sui vaccini che ci hanno fatto perdere 2 mesi di tempo». «Se vogliamo tornare a scuola tutti quanti - precisa il governatore - dobbiamo vaccinarci anche sotto i 18 anni. Dobbiamo mandare a scuola i bambini, non possiamo tenerli due anni fuori degli istituti. Altrimenti, paghiamo un prezzo umano, sociale, formativo e insostenibile»

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