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Campania, ora torna la paura

Campania, ora torna la paura

 Il tasso di positività schizza al 6,3%. Negli ospedali altri 17 pazienti, ma solo uno in terapia intensiva

NAPOLI. Scatta l’allarme rosso sui contagi. I numeri della curva epidemiologica in Campania nelle ultime 24 ore sono decisamente aumentati sia in valore assoluto che in percentuale rispetto al numero dei tamponi molecolari processati. Non solo. A preoccupare sono anche le ospedalizzazioni, il cui costante aumento non si arresta. Anzi, si rafforza. Attenzione però: almeno per ora l’aumento continua a riguardare soltanto i ricoveri di pazienti non gravi, le terapie intensive, per fortuna, restano sostanzialmente costanti: ieri una sola unità in più. Ma vediamo nel dettaglio tutti i numeri della pandemia di Covid-19 in Campania.

GLI INFETTI. Sono quasi 500 (496) i nuovi casi di Covid-19 in Campania, 135 in più rispetto a martedì. A pesare sul dato è anche il numero maggiore di tamponi processati, superiori a quelli delle 24 ore precedenti. Ieri, infatti, sono stati 7.863 i test molecolari processati rispetto ai 6.978 delle 24 ore precedenti, cui se ne aggiungono 6.406 antigenici, che hanno fatto segnare un +885 unità. SCHIZZA VERSO

L’ALTO IL TASSO DI POSITIVITÀ. Numeri che hanno fatto schizzare verso l’alto la curva epidemiologica, con la percentuale tra test e positivi che ha toccato ieri la pericolosa cifra del 6,3%. L’incremento appare davvero molto deciso rispetto al 5,17% che era stato registrato appena il giorno prima. Un dato che quindi continua a rimanere molto alto, soprattutto se pensiamo che il tasso di positività a livello nazionale ieri si è attestato al 3,1%, anch’esso in crescita: in Campania raggiunge oltre il doppio.

I DECESSI. Sul fronte dei decessi poi, nel bollettino dell’Unità di crisi regionale compare un morto nelle ultime 48 ore e un’altra vittima però deceduta in precedenza ma registrata solo ieri. I RICOVERI IN TERAPIA INTENSIVA. L’unica buona notizia della giornata arriva dal fronte dei ricoveri in terapia intensiva: i pazienti ricoverati nei reparti di rianimazione dei vari ospedali campani, su 656 posti disponibili tra Covid e non, sono 12, soltanto uno in più rispetto al giorno precedente.

REPARTI ORDINARI PIÙ PINI.Tuttavia, il dato delle terapie intensive non deve trarre in inganno: i ricoveri dei degenti Covid nei reparti ordinari, infatti, anche ieri è cresciuto in maniera decisa, facendo registrare un incremento di 16 posti letto occupati, portando così a 239 il numero complessivo di ricoverati Covid e nelle aree non critiche sui 3.160 posti disponibili. Non si tratta di numeri allarmanti, la situazione negli ospedali campani continua a restare sotto controllo. Ma se invece che ai numeri assoluti guardiamo al trend delle ospedalizzazioni, non si può non notare una crescita costante che non può non preoccupare: basti pensare che ancora due settimane fa i letti di degenza ordinaria occupati erano ancora 175. Segno che il virus non solo continua a circolare nella regione, ma anche a colpire, anche se in maniera meno grave che durante le precedenti ondate grazie ai progressi della campagna di vaccinazione.

IL CORONAVIRUS IN ITALIA. A livello nazionale ieri sono stati ono 6.596 i nuovi positivi, in netta crescita rispetto ai 4.845 del giorno precedente. Sono invece 21 le vittime in un giorno (in calo rispetto alle 21 di martedì). Tasso di positività in aumento al 3,1% (contro il 2,3% di martedì), con 215.748 tamponi molecolari, anch’essi in leggero aumento rispetto a martedì. Sono 260 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 2 in più rispetto a martedì nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 14. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.309, 113 in più rispetto a martedì. La regione con il maggior numero dei casi giornalieri è la Sicilia con 808 casi, seguita da Lombardia (+806), Veneto (+779), Lazio (+513) e Campania.

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