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10 Agosto 2021 - 16:33
Sale dal 3 al 4% la percentuale di occupazione dei posti letto di terapia intensiva Covid a livello nazionale in Italia.
Resta invece stabile oggi, al 5%, la quota di posti letto Covid in area non critica, secondo gli ultimi dati, al 9 agosto, dell'Agenzia per i servizi sanitari (Agenas) sul Portale Covid-19 dell'ente.
Ma sono 7 le Regioni in cui si registra un aumento dell'1% di pazienti Covid nei reparti di area non critica degli ospedali: si tratta dell'Abruzzo (arrivato al 4%), la Campania (al 7%), l'Emilia Romagna (al 5%), il Lazio (al 7%), il Molise (al 2%), la Puglia (al 4%) e la Sicilia, arrivata al 14%, sfiorando così la soglia del 15%, parametro per il cambio di colore delle regioni, da zona bianca a zona gialla.
La Sardegna ha l'11% dei letti di terapia intensiva occupati, un dato che la proietta verso il cambio di colore. Il Veneto invece, in controtendenza, vede un calo dell'1%.
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Le regioni in cui è salita di un punto percentuale l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva sono 4: Emilia Romagna (4%), Lazio (7%), Lombardia (3%) e Toscana (5%).
Guardando ai dati pubblicati su Agenas, si nota come le regioni del Centro-sud sono quelle in cui il covid pesa di più appesantito in area medica.
La Sicilia, infatti, è seguita da Calabria (al 11%), Basilicata, Campania, Lazio e Sardegna (al 7%).
Secondo i nuovi parametri fissati per decreto dal governo il 23 luglio scorso, si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti, se il tasso di occupazione delle terapie intensive non supera il 10% e se i posti letto occupati dei reparti ospedalieri non superano il 15%.
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