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28 Agosto 2021 - 15:37
Bollo auto, partita la rottamazione delle cartelle: è possibile ottenere la cancellazione dei debiti con il fisco fino a 5 mila euro, tra cui le somme dovute per non aver pagato il bollo dell’auto.
Ecco chi può beneficiare del condono fiscale contenuto nel decreto Sostegni bis appena diventato legge, quali sono tutti i passaggi e a chi spetta compierli.
Condono, cartelle fino a 5 mila euro
Il condono fiscale prevede di cancellare automaticamente le cartelle fino a 5 mila euro, ma solo per chi ha avuto nel 2019 un reddito inferiore a 30 mila euro.
Il condono comprende anche il mancato pagamento del bollo auto, compreso il superbollo, e delle multe. Per usufruire del condono si fa riferimento alla data delle cartelle esattoriali e non al momento in cui multe, bolli e altre imposte non sono state pagate.
I codici dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione
Entro il 20 agosto, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha trasmesso all’Agenzia delle Entrate l’elenco dei codici fiscali dei contribuenti potenzialmente interessati presenti nel suo sistema informativo il 23 marzo 2021.
Si tratta di persone fisiche e dei soggetti diversi dalle persone fisiche aventi uno o più debiti di importo residuo, alla stessa data del 23 marzo 2021, fino a 5 mila euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni.
Agenzia delle Entrate, 30 agosto
L'Agenzia delle Entrate controlla i redditi imponibili e per consentire all’agente della riscossione di individuare i soggetti per i quali ricorrano i requisiti deve restituire l’elenco dei codici fiscali di chi ha avuto un reddito superiore ai 30 mila euro e di conseguenza non ha diritto alla cancellazione del debito. La deadline per questa procedura è il 30 agosto.
Cartelle cancellate entro il 31 ottobre
La procedura è conclusa, ma per vedersi cancellata la cartelle esattoriale bisognerà il 31 ottobre, data entro cui l’Agenzia di Riscossione procede d’ufficio alla cancellazione dei ruoli.
Verifica della cancellazione
Entro il 30 novembre l’agente di riscossione deve notificare agli enti interessati (quelli da cui era stato affidato il ruolo di riscossione) l’annullamento delle cartelle.
Solo dal primo dicembre gli ormai «ex debitori» potranno verificare l’avvenuta cancellazione controllando la loro posizione debitoria.
Cartelle esattoriali e bollo auto, rottamazione al via
Con la creazione dell'elenco dei contribuenti potenzialmente interessati è partita ufficialmente la rottamazione delle cartelle esattoriali e del bollo auto fino a 5mila euro di valore.
Il provvedimento, voluto dal governo Draghi e inserito nel Dl Sostegni, ha preso il via dopo un apposito decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Lo scorso 20 agosto, infatti, la sezione Riscossione dell'Agenzia delle entrate ha elaborato la lista dei codici fiscali e ora, entro il 30 del mese, si deve verificare chi effettivamente rientra nella misura e può avere la cancellazione di quanto dovuto a novembre.
Per farlo si sta controllando il rispetto di tutti i paletti imposti dal governo.
Rottamazione delle cartelle esattoriali, chi riguarda
La sanatoria azzera circa 16 milioni di cartelle, con la loro imposta non pagata, gli interessi e le sanzioni (le multe). Si tratta dello stralcio delle cartelle e dei debiti dovuti allo Stato fino a 5 mila euro (tra cui le somme del bollo dell’auto e del superbollo) che riguardano il periodo 2000-2010. Si tratta della data, non del momento in cui non sono state pagate.
Il condono non è accessibile ai più abbienti, per effetto del limite di reddito stabilito: solo i contribuenti con un reddito pari o inferiore a 30mila euro nel 2019 hanno diritto allo stralcio.
Più nel dettaglio, analizzando un campione di circa 3 milioni di soggetti è stato stimato che circa l’83% delle persone con debiti di importo fino a 5mila euro affidati dal 2000 al 2010 potrà beneficiare del condono poiché nel 2019 aveva un reddito non superiore a 30mila euro. Nel complesso parliamo perciò di milioni di contribuenti interessati.
L’annullamento, infine, non si applica ad alcune tipologie di carichi. Fuori dal perimetro della sanatoria i debiti relativi alle risorse proprie tradizionali dell’Unione Europea e all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione, quelli derivanti dal recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi, oltre che quelli relativi a multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.
I prossimi passaggi
L'elenco già stilato è quello dei codici fiscali dei contribuenti presenti nel sistema dell'Agenzia delle entrate-Riscossione al 23 marzo 2021.
Ora L'Agenzia vera e propria deve fare il controllo incrociato con i suoi dati. Entro il 30 agosto, quindi, gli addetti elimineranno chi non ha diritto alla cancellazione.
Se ci sono ruoli intestati a più debitori la cancellazione non ci sarà se uno dei due debitori risulta tra i codici fiscali già segnalati.
La cancellazione vera e propria avverrà entro il 31 ottobre. Ma solo entro il 30 novembre arriveranno le notifiche agli enti interessati dell'annullamento.
A quel punto a dicembre gli ex debitori riceveranno la notizia dell'avvenuta cancellazione, controllando tramite il servizio online dell'Agenzia delle Entrate.
I costi per lo stato
Il costo dell’operazione ammonta a poco più di 666 milioni di euro, ma se si storna dal conteggio il valore delle pratiche che avevano già aderito a rottamazione ter e saldo e stralcio allora l’asticella scende a 215 milioni di euro circa.
Come ricorda anche l’Agenzie delle Entrate-Riscossione «tra i debiti oggetto dello stralcio sono compresi anche quelli eventualmente presenti nei piani di pagamento della rottamazione-ter e del saldo e stralcio».
Dunque nel falò acceso dal Sostegni finiscono pure cartelle che erano in fase di riscossione. Verranno azzerate anche le cartelle notificate dopo il 31 dicembre 2010, a patto però che l’affidamento all’agenzia della riscossione sia avvenuto prima di questa data.
Inizialmente il condono doveva applicarsi a un periodo più lungo, ossia a tutti i debiti fino a 5 mila euro affidati dal 2000 al 2015, e in questo caso le cartelle interessate dalla misura sarebbero state più di 60 milioni e il costo della sforbiciata avrebbe raggiunto i due miliardi di euro, da spalmare sul 2021 e sul 2022. Poi il passo indietro con il restringimento dell’arco temporale oggetto dell’intervento: in questo modo la quantità di ruoli a misura di condono si è ridotta significativamente, ovvero di circa il 75%.
Inoltre la concentrazione di debiti ormai inesigibili è più accentuata nel periodo che va tra il 2000 e il 2010 e anche questo rende la nuova pace fiscale più leggera. Restano invece definitivamente acquisite le somme versate anteriormente alla data dell’annullamento.
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