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Green pass e no vax, proteste nelle stazioni verso il flop: a Napoli solo in due con le bandiere

Green pass e no vax, proteste nelle stazioni verso il flop: a Napoli solo in due con le bandiere

ROMA. È un flop la manifestazione di protesta contro il Green Pass indetta dal gruppo Telegram 'Basta Dittatura!' che ha annunciato per oggi il blocco di 54 stazioni ferroviarie d'Italia. Davanti alla stazione Tiburtina, dov'era l'appuntamento romano delle 14.30, pochissimi i manifestanti.  "Sono qui per manifestare contro il vaccino. Dietro c'è Bilderberg, Soros e le sue Ong, ci sono solo interessi dietro. E' una vergogna che i nostri politici obblighino i medici a vaccinarsi. Questa è dittatura", dice una signora. "Io ho il terrore del vaccino. Il Covid non esiste, i morti non sono morti di virus, qualcuno ha fatto le autopsie?", dice un'altra signora.  "Il virus è una cosa, il diritto a spostarmi è un altro. Il governo sta esagerando: si occupino di curare i malati invece di rendere la vita un inferno ai sani. Oggi è una data simbolo, oggi si reprimono altri diritti sanciti dalla carta costituzionale. La politica fa schifo: sono deluso soprattutto dai grillini che dovevamo fare la rivoluzione e stanno facendo peggio degli altri", sostiene un manifestante.

A Napoli solo due persone davanti alla stazione centrale che sventolano la bandiera contro quella che definicono "dittatura sanitaria e politica". Uno dei due è Raffaele Bruno, segretario nazionale del Movimento idea sociale ed ex Fiamma tricolore. «Si è deciso di annullare la manifestazione in programma a Napoli, condanniamo qualsiasi forma di violenza - aggiunge - ma siccome siamo in uno Stato libero, il vaccino non può essere obbligatorio. Non sappiamo neanche cosa contenga questo liquido, ci vorrebbero almeno 15 anni per avere la certezza che sia sicuro». Lo scalo viene comunque presidiato dalla forze dell'ordine e i controlli per il possesso del Green pass rallenta il flusso dei viaggiatori causando piccole file.

Scarsa partecipazione alla protesta contro il green pass anche alla stazione Garibaldi di Milano. Tuttavia all’interno dello scalo ferroviario - accessibile solo con biglietto e presidiato dalle forze dell’ordine - le poche decine di persone scese in piazza non hanno neanche tentato di entrare. I manifestanti sono rimasti fuori sullo spiazzo della stazione, sparpagliati tra loro e intenti per lo più a parlare con i numerosi giornalisti presenti. "Tamponi, mascherine e vaccini sono un tso, nessuno ci può obbligare", ha detto un signore ai cronisti. "Io chiedo che la sanità curi le altre malattie. Io per il Covid posso anche morire, ma non voglio morire per le altre malattie", ha dichiarato una manifestante. Fuori dallo scalo non si sono sentiti cori di protesta e si sono visti pochissimi cartelloni, con le scritte "Sulla salute decido io" e "Rip democrazia".

"Sono qua per difendere la Costituzione e le libertà, che da oggi sono ulteriormente diminuite". Così un professore di Filosofia teoretica di un ateneo pubblico del sud Italia, che vuole mantenere l’anonimato, ha motivato la sua partecipazione alla protesta. "Ci sono dei cittadini che non accettano l’attacco alla Costituzione che è in corso dall’8 marzo 2020 e si è accentuato dal 6 agosto 2021", ha detto il docente, precisando di essere contrario non al vaccino, ma al "lasciapassare sanitario, che è una cosa diversa".

A Torino un giovane, attivista ‘No Vax’ è stato bloccato dalle forze dell’ordine nei pressi della stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova (nella foto) dove è in corso la manifestazione per protestare contro il green pass a cui partecipano al momento alcune decine di persone. L’uomo prima si è rifiutato di mostrare i documenti per farsi identificare e poi si è scagliato contro i poliziotti che, quindi, lo hanno bloccato e condotto in questura per identificarlo.

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