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De Luca: «Terza dose a medici e nelle Rsa»

De Luca: «Terza dose a medici e nelle Rsa»

La Campania sta preparando il calendario. De Luca: le scadenze saranno inevitabili

NAPOLI. Prima gli anziani più fragili e il personale sanitario, a iniziare dagli ospiti delle Rsa. Come nel gioco dell’oca, con i vaccini siamo di nuovo alla casella di partenza. «Per la terza dose ci stiamo già preparando», annuncia il presidente della Campania, Vincenzo De Luca (nella foto). La Regione ha già ben chiaro il quadro delle priorità: in pratica si tratterà di replicare in gran parte lo schema già seguito nella prima tornata di vaccinazioni.

LA MACCHINA ORGANIZZATIVA. Mentre si attende ancora il via libera ufficiale, la Campania non intende farsi trovare impreparata e la macchina organizzativa per la somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid è già in movimento. De Luca, con il suo proverbiale sarcasmo, si dice pronto a essere «tra i primi a fare la seconda, la terza, la quinta, la sesta dose, non ho problemi di tranquillità per il futuro».

LA LISTA DELLE PRIORITÀ. «Avremo - spiega - delle scadenze inevitabili, la prima riguarderà il personale sanitario che si è vacla terza dose di vaccino anti-Covid è già in movimento. De Luca, con il suo proverbiale sarcasmo, si dice pronto a essere «tra i primi a fare la seconda, la terza, la quinta, la sesta dose, non ho problemi di tranquillità per il futuro». LA LISTA DELLE PRIORITÀ. «Avremo - spiega - delle scadenze inevitabili, la prima riguarderà il personale sanitario che si è vaccinato a gennaio e che a novembre vedrà abbassarsi le difese immunitarie. Poi dobbiamo vaccinare le persone fragili, credo inizieremo dalle Rsa ed è probabile che in questi giorni ci sarà un decreto del Governo in questo senso».

POI SCUOLA E TRASPORTI. Nell’attesa è bene avere però le idee chiare fin da subito su quello che dovrà essere fatto. Dopo personale sanitario e soggetti fragili a iniziare dagli anziani ospiti delle Residenze sanitarie assistenziali, sarà il turno «del mondo della scuola e di quello del trasporto», spiega De Luca. Solo dopo, quindi toccherà alle altre categorie. Ma a quel punto è presumibile che più che una terza dose, si tratterà, di fatto, di ripetere il vaccino, visto che per molti sarà trascorso oltre un anno dalla prima somministrazione. Il governatore poi ripete un suo antico “avvertimento”: «Se a fine settembre avremo una nuova ondata di contagi l’alternativa sarà o vaccinarsi tutti o chiudere l’Italia». L’ATTACCO AI NO VAX. Parole che ovviamente sono rivolte innanzitutto e soprattutto a chi si oppone ai vaccini e di farsi l’iniezione proprio non vuol saperne. Non a caso, contro di loro il governatore torna a scagliare un duro attacco: «Tra i neo medioevali possiamo collocare i no vax» dice. Parole che il presidente della Giunta regionale della Campania pronuncia a margine di una conferenza stampa indetta per illustrare la missione “ReAdi Fp”, un programma di ricerca spaziale legato alla cura dell’osteoporosi. De Luca non si sottrae a chi gli chiede un commento all’appello firmato da 150 professori universitari contro il Green pass, definendolo «sgangherato ed opportunistico». IL TEMA DELLA LIBERTÀ. De Luca riprende un concetto che era stato già espresso dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, quello del corretto uso della libertà: «Quando parlano di libertà - spiega il governatore - noi dobbiamo ricordare a questi professori che noi abbiamo tolto la libertà di cura non a chi non si è vaccinato, ma alla povera gente che in questo anno e mezzo non ha potuto operarsi di tumore o al cuore o al cervello, perché abbiamo dovuto chiudere i reparti ordinari per accogliere i malati di Covid. Questa è la libertà? Per me è una vergogna». De Luca conclude ricordando che «una democrazia vive se c’è vivo il principio di responsabilità e non l’opportunismo di chi scarica sugli altri i propri doveri personali, individuali»

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