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Campania, allarme infetti sul lavoro

Campania, allarme infetti sul lavoro

La regione seconda solo alla Lombardia: oltre 10mila le denunce di infortuni da Covid, 80 mortali

NAPOLI. Mentre l’attenzione di tutti è concentrata sulla riapertura delle scuole e sulla situazione dei trasporti pubblici locali, considerati tra i principali luoghi di potenziale trasmissione del Covid, torna ad alzarsi il livello d’attenzione sul rischio contagio che riguarda i luoghi di lavoro. L’ALLARME SUI LUOGHI DI LAVORO IN CAMPANIA. Un vero e proprio allarme per la diffusione del Covid nei luoghi di lavoro è stato lanciato ieri dall’Inail. E sono dati che per la Campania, e in particolare per Napoli, non possono non destare una certa preoccupazione. Secondo i numeri dell’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, infatti, in Campania nel periodo compreso tra gennaio 2020 e 30 giugno 2021, sono state presentate 10.186 denunce di infortunio sul lavoro da Covid di cui 80 con esito mortale, numeri per cui la Campania - specifica l’Inail - «è seconda solo alla Lombardia».

NAPOLI MAGLIA NERA. La maglia nera va a Napoli. Nella provincia partenopea, infatti, si concentra il 67,3% dei casi della regione.

Le professioni più colpite sono i tecnici della salute con l’88,7% di infermieri, i medici con il 40% e gli operatori sociosanitari con il 97,2%. I dati sono stati riferiti nel corso della presentazione dell’Hse Symposium, manifestazione incentrata sui temi della salute, della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente, in programma a Napoli il 29 e 30 ottobre in concomitanza con la Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. L’iniziativa è ideata e organizzata dal Dipartimento di Sanità pubblica dell’Università Federico II di Napoli, dall’Associazione europea per la prevenzione, con il supporto di Inail Campania, di Ebilav - Ente bilaterale nazionale e di Fondolavoro. In Campania le cose continuano ad andare male non solo sul fronte Covid, ma in generale su tutto il fronte della sicurezza sul lavoro. Nella regione nei primi 7 mesi del 2021 ci sono state, secondo dati Inail, più di 11mila denunce di infortunio sul lavoro (+23,43% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente) e 71 denunce di infortuni mortali (+31,48% rispetto al dato precedente mentre in Italia si registra un meno 5% circa). Le aziende sono cresciute, in termini numerici, del 2% nei primi sette mesi dell’anno. In questo quadro si stima un’incidenza di casi Covid del 30%.

«Sappiamo che la Campania ha un bollino rosso sul tema della sicurezza sul lavoro - dice Adele Pomponio, direttore regionale vicario Inail Campania - ma il dato positivo dello sforzo comunicativo che abbiamo messo in campo è l’aumento delle denunce».

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