Tutte le novità
27 Settembre 2021 - 16:37
Aumento delle bollette di luce e gas e stangata 2021, il governo corre ai ripari. Scudo per le famiglie povere, numerose e con membri con gravi problemi di salute, ma anche oneri di sistema azzerati per 6 milioni di piccole e piccolissime imprese e, per tutti gli altri, una sforbiciata dell'Iva che passa dal 10 e 22% al 5%. Questi, in estrema sintesi, i contenuti del dl anti-stangata approvato oggi dal Cdm, per arginare, almeno in parte, il rincaro delle utenze.
"Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas nel quarto trimestre 2021. Le nuove misure intervengono a vantaggio degli oltre 3 milioni di persone che beneficiano del 'bonus energia': nuclei che hanno un Isee inferiore a 8265 euro annui; nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli); percettori di reddito o pensione di cittadinanza; utenti in gravi condizioni di salute. Per costoro sono tendenzialmente azzerati gli effetti del futuro aumento della bolletta", spiega Palazzo Chigi.
"Per circa 6 milioni di piccolissime e piccole imprese con utenze in bassa tensione per 26 milioni di utenze domestiche fino a 16,5 kw saranno azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema. Quanto al gas per circa 2,5 milioni di persone che beneficiano del “bonus sociale gas” sono tendenzialmente azzerati gli effetti del previsto aumento della bolletta. Per tutti gli altri utenti l’Iva oggi prevista al 10 e al 22% a seconda del consumo, è portata al 5%".
Il decreto energia approvato in Consiglio dei Ministri la scorsa settimana ha stanziato un totale di 3,4 miliardi di euro per calmierare i rincari di luce e gas e ha portato anche al potenziamento del bonus sociale, lo sconto in bolletta per le famiglie in difficoltà. Per queste famiglie, sono stati individuati 450 milioni di euro che si tradurranno in uno sconto sulle bollette a partire dal mese di ottobre.
Come riporta l’articolo 3 del decreto, i potenziali beneficiari sono i soggetti che decideranno di accedere nel prossimo trimestre del bonus e, ovviamente, gli oltre 3 milioni di famiglie che, in base alle ultime stime dell’Arera, hanno già diritto allo sconto in bolletta. Non sarà ampliata la platea dei beneficiari ma verrà aumentato l’importo dello sconto spettante.
Bonus sociale azzera l’aumento delle bollette
Il rafforzamento del bonus sociale, riconosciuto ai contribuenti con Isee sotto una determinata soglia, annullerà l’aumento delle tariffe di luce e gas per le famiglie più fragili. Restano invariati i requisiti per accedervi e il limite massimo dell’Isee, mentre sarà l’ARERA a fissare i nuovi valori. Ricordiamo che il valore del bonus dipende dal numero di componenti della famiglia anagrafica ed è aggiornato annualmente dall’Autorità. Un solo componente del nucleo familiare ha diritto al bonus per ciascuna tipologia.
Attualmente i valori sono:
Numerosità familiare 1-2 componenti: 128 euro
Numerosità familiare 3-4 componenti: 151 euro
Numerosità familiare oltre 4 componenti: 177 euro
Per il bonus gas, gli importi previsti sono invece differenziati rispetto alla categoria d’uso associata alla fornitura di gas, alla zona climatica di appartenenza del punto di fornitura e al numero di componenti della famiglia anagrafica:
67 euro della zona climatica A/B per acqua calda sanitaria e/o uso cottura più riscaldamento fino a 4 componenti;
170 euro della zona F per le famiglie fino a 4 componenti;
93 euro della zona climatica A/B per acqua calda sanitaria e/o uso cottura più riscaldamento fino a 4 componenti;
245 euro per famiglie con oltre 4 componenti.
Bonus sociale, i requisiti
I requisiti per accedere al beneficio sono:
indicatore Isee non superiore a 8.265 euro;
nucleo familiare con almeno 4 figli a carico e indicatore Isee non superiore ai 20mila euro;
titolare di Reddito o Pensione di cittadinanza;
utenti in gravi condizioni di salute, utilizzatori di apparecchiature elettromedicali.
In aggiunta uno dei componenti del nucleo familiare Isee deve risultare titolare di una fornitura elettrica/gas/idrica per usi domestici attiva (o sospesa per morosità) o usufruire di una fornitura centralizzata gas/idrica attiva e per usi domestici.
Bonus sociale, come si ottiene
Per ottenere l’agevolazione, non è più infatti necessario presentare la domanda che andava prima depositata presso i Comuni o i Caf abilitati: basta quindi compilare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), ai fini dell’Isee (l’Indicatore della situazione economica equivalente) per ottenere la riduzione sulle spesa sostenuta per le forniture di energia elettrica, gas e acqua. Se il nucleo familiare rientra nei parametri, l’Inps invia così automaticamente le informazioni al Sistema informativo integrato (Sii), la banca dati che contiene informazioni utili a individuare le forniture elettriche, gas e i gestori idrici competenti per territorio.
Bonus sociale, lo sconto sarà automatico
Dal 1° gennaio 2021 il bonus sociale previsto per le famiglie con redditi bassi, è diventato automatico per tutte le utenze in possesso dei requisiti richiesti, per superare il problema della bassa adesione al beneficio più volte denunciata dalla stessa Autorità per l’energia. Non è dunque più necessario presentare la domanda presso i Comuni o i Caf abilitati. Chi percepisce il bonus e chi ha intenzione di accedere usufruirà della maggiorazione ora automatica che ovviamente sarà dosata in misura diversa a seconda delle caratteristiche del beneficiario.
Nel dettaglio
L'aumento delle bollette di luce e gas per la famiglia tipo non verrebbe scongiurato dall'intervento del governo. E il costo sarebbe elevato. E' la stima dell'Unione Nazionale Consumatori. "Bene l'eliminazione degli oneri, ma non è sufficiente se valgono i rialzi prospettati da Draghi, ossia il 40% e il 30% del prezzo complessivo della bolletta, rispettivamente, di luce e del gas", dice Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori.
"Per una famiglia tipo, considerato i dati del secondo trimestre 2021, prima cioè del taglio da 1,2 miliardi avvenuto a giugno, l'annullamento totale degli oneri implicherebbe, su una bolletta media per la luce pari a 562 euro (non riferita all'anno scorrevole), una riduzione pari a 113 euro, a fronte, però, di un aumento teorico (quello prospettato da Draghi del 40% sul prezzo complessivo della luce) di 225 euro. Insomma, la bolletta salirebbe, comunque, su base annua, di 112 euro (28 euro su base trimestrale, a fronte di consumi equivalenti in ogni trimestre). Una stangata non da poco", prosegue Vignola. "Per il gas, poi, su una bolletta per la famiglia tipo da 1028 euro, l'azzeramento degli oneri la abbasserebbe di appena 45 euro, a fronte del rincaro prospettato da Draghi del 30%, pari a 308 euro, con un rialzo finale pari a 263 euro nei dodici mesi", prosegue Dona. "Insomma, l'aumento, se davvero gli aumenti sono di quella portata, sarebbe comunque astronomico. Per questo bisogna intervenire anche su accise, addizionali regionali.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo