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28 Settembre 2021 - 07:00
Da gennaio a luglio +13% rispetto al terribile 2020. Malissimo anche Salerno (+9,5%) e Caserta (+8,5%)
NAPOLI. La prima parte del 2021 sul fronte dei decessi per Napoli e la Campania è stato un anno terribile. La regione ha visto un aumento dei morti del 10% rispetto all’anno precedente, cioè quel 2020 che è stato l’annus horribilis della pandemia, ma il capoluogo ha fatto peggio con un +13% di decessi: «Nel 2020 c’è stato un picco di mortalità di portata bellica, la pandemia è stata la terza guerra mondiale», ha ricordato appena due giorni fa il presidente dell’Istat, Giancarlo Blangiardo. Il problema, però, è che in Campania da gennaio a luglio del 2021 sul fronte dei morti è andata peggio.
CAMPANIA, SEI MESI NERI: MORTALITÀ +10%. L’ultimo aggiornamento dei dati Istat sulla mortalità in Italia, infatti, purtroppo parla chiarissimo: da gennaio a luglio di quest’anno ci sono stati in Campania 36.240 decessi contro i 32.973 dello stesso periodo del 2020: un aumento netto del 10%. Ovviamente va ricordato che l’incremento dei decessi che si è verificato non può essere ricondotto interamente al Covid, anche perché dai dati non è possibile conoscere la causa dichiarata del decesso, tranne che per alcuni dati parziali; ma va anche aggiunto che, oltre ai morti diretti, una pandemia fa anche morti indiretti, come quelli provocati, ad esempio, dalla pressione che subisce il sistema sanitario e che impedisce a tanti di essere curati tempestivamente per altre patologie. Inoltre, va considerato che quest’anno l’influenza stagionale, che fa normalmente molti morti, quasi non c’è stata, in quanto le misure di distanziamento sociale ne hanno bloccato la circolazione. In ogni caso si tratta di numeri impressionanti, con la Campania che con il suo +10% testimonia come il maggiore eccesso di mortalità lo si è avuto durante la terza ondata di contagi, che si è avuta tra marzo e aprile e che ha spinto il Governo ad adottare nuove misure restrittive.
NAPOLI MAGLIA NERA PER ECCESSO DI MORTALITÀ. In questo contesto, guardando ai dati provinciali, nei primi sei mesi dell’anno Napoli è stata la provincia campana con il peggiore eccesso di mortalità: l’aumento nei primi 6 mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2020 è stato di ben il 12,8%. Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, i decessi sono stati 18.595 contro i 16.483 dello stesso periodo del 2020: oltre 2.100 in più. Si tratta di un dato ancora più grave se si alza lo sguardo sulle altre città italiane; l’incremento, infatti, è superiore a quello di molte delle province italiane con le città più importanti: Roma ha registrato un eccesso di mortalità rispetto alla media 2015-19 pari al +5%, Milano al +7%, Torino +10% e Bologna +11%.
LA MORTALITÀ NELLE PROVINCE. Subito dopo Napoli, l’eccesso di mortalità più elevato si registra a Salerno, dove l’intera provincia ha visto lievitare i morti dai 6.670 dei primi 6 mesi del 2020 ai 7.304 del corrispondente periodo del 2021, con un aumento secco del 9,5%. Subito dopo c’è Caserta, con un aumento della mortalità pari all’8,5%, conseguenza dei 5.240 morti che si sono contati tra gennaio e luglio di quest’anno rispetto ai 4.828 del l’anno precedente. Male anche Benevento, dove l’incremento della mortalità è stato del 6,8%, conseguenza dei 2.056 decessi nei primi sei mesi dell’anno rispetto ai 1.924 dello stesso periodo del 2020. L’unica provincia che risulta avere un dato praticamente costante è quella di Avellino, con i suoi 3.045 morti tra gennaio e luglio di quest’anno rispetto ai 3.068 dello stesso periodo dello scorso anno.
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