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Al voto con le norme anti-Covid, decreto martedì alla Camera

Al voto con le norme anti-Covid, decreto martedì alla Camera

Alle urne in sicurezza. È l'obiettivo contenuto nel decreto approvato il 17 agosto dal cdm, la cui conversione inizierà da martedì 5 ottobre in aula a Montecitorio. Gli effetti del decreto (che ricalca quanto stabilito per le elezioni 2020 dal decreto del 4 agosto 2020), sono già attivi per le consultazioni amministrative previste per domenica e lunedì prossimi, con eventuale ballottaggio il 17 e 18 ottobre, che interessa 1348 comuni, tra cui diverse grandi città (Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna), 20 capoluoghi di provincia, il rinnovo della giunta e l'elezione del presidente della Calabria e le consultazioni suppletive nei collegi della Camera a Roma-Primavalle e Siena.

Il decreto «individua apposite misure precauzionali di ulteriore prevenzione dei rischi di contagio», garantendo l'esercizio e la raccolta del voto «anche per gli elettori positivi al Covid, sottoposti a trattamento ospedaliero o domiciliare, e di tutti coloro che si trovano in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario». L'inserimento della scheda nell'urna (quando non previsto il tagliando anti frode, che viene applicato dal presidente alle schede per le suppletive della Camera), «viene riservata al singolo elettore proprio nell'ottica di ridurre le occasioni di contatto ai fini del contenimento della diffusione epidemiologica».

Con l'articolo 2 vengono costituite le sezioni elettorali negli ospedali e strutture sanitarie che ospitano reparti Covid (già previsto da un precedente decreto dell'agosto 2020), ma introduce il voto per i cittadini in trattamento o in quarantena domiciliare o in isolamento fiduciario, con la raccolta domiciliare del voto. Questa disposizione - non contenuta nella disciplina precedente - ha il fine di consentire l'esercizio del diritto di voto nei comuni in cui non vi siano le sezioni ospedaliere.

I compiti del seggio speciale verranno limitati esclusivamente alla raccolta del voto dei degenti e cessano non appena le schede votate, raccolte in plichi separati in caso di più elezioni, vengono portate alla sezione elettorale per essere immesse immediatamente nelle urne di destinazione. Il provvedimento stanzia un fondo con una dotazione di 11.438.910, destinato a interventi di sanificazione dei seggi elettorali e dei protocolli sanitari di sicurezza.

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