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Campania, la curva torna al 2% e degenze in risalita

Campania, la curva torna al 2% e degenze in risalita

NAPOLI. Aumenta il numero di nuovi positivi in Campania; s’incrementano anche i ricoveri sia in terapia intensiva che nei reparti di degenza ordinari; continua a salire - ieri con maggiore forza - la curva del contagio, con il tasso d’incidenza tornato nuovamente al 2%. Per il secondo giorno consecutivo la curva epidemica nella regione si è invertita. I dati di oggi diranno se si tratta di un caso isolato o di qualcosa di più. I CONTAGI IN CAMPANIA. Nelle ultime 24 ore sono stati 328 i casi positivi al Covid in Campania, si tratta di 56 in più del dato che era stato registrato il giorno precedente. Numeri che riportano la Campania al secondo posto tra le regioni con il maggior numero di contagi giornalieri dopo il Veneto (349). Ieri sono stati esaminati 16.267 test, praticamente gli stessi di mercoledì. Il combinato disposto di queste due cifre porta al 2,01% l’indice di contagio contro l’1,63% del giorno prima: è il doppio di quello nazionale, ieri attestatosi all’1%.

I DECESSI. Dopo il calo precedente, risale anche il tasso di letalità (rapporto decessi su positivi): secondo i dati dell’Altems dell’Università Cattolica, nella settimana 28 settembre-4 ottobre con 4,26 ogni mille positivi la Campania è seconda solo al Friuli-Venezia Giulia (4,42). Due i decessi nelle ultime 48 ore; altri 2 deceduti in precedenza ma registrati ieri.

I RICOVERI. Negli ospedali, invece, salgono a 17 i ricoveri in terapia intensiva (+2 in 24 ore) e a 203 i posti letto occupati nei reparti ordinari (+3). Numeri in controtendenza rispetto agli ultimi giorni, ma che comunque non preoccupano. Come testimoniato dal monitoraggio della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 29 settembre5 ottobre, infatti, la percentuale di occupazione dei posti letto in terapia intensiva in Campania è ferma al 3%, e quella nei reparti ordinari al 6%. IL COVID IN ITALIA. «Il virus è sotto controllo», ha confermato ieri il premier Mario Draghi parlando della pandemia a livello nazionale, ma «il numero di morti è inaccettabile» ha aggiunto. In Italia ieri ci sono stati 2.938 casi contro i 3.235 di mercoledì e soprattutto i 3.804 di giovedì scorso. I decessi sono stati 41. Le terapie intensive sono 12 in meno del giorno prima, mentre i ricoveri ordinari sono 48 in meno.

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