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15 Ottobre 2021 - 07:00
Napoli, 200 i dipendenti senza Pass: controlli agli stazionamenti e personale allertato
NAPOLI. L’esercito dei no vax alla prova dei controlli. Scatta oggi l’obbligo di esibire il Green pass in tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati. Nessuno sa quanti siano di preciso i lavoratori sprovvisti di certificato verde in Campania, ma le stime che circolano parlano di circa 70mila persone solo nel privato. Tuttavia l’incertezza regna sovrana e la verità si scoprirà solo oggi. I SETTORI PIÙ A RISCHIO. Tra i settori più “caldi” c’è sicuramente quello del trasporto pubblico locale. In base alle stime delle ultimissime ore, a Napoli sarebbero circa 200 i lavoratori non vaccinati nell’Anm, dove si temono disagi su bus e metro, mentre sarebbero poco meno di 300 i dipendenti dell’Eav no vax, ma anche qui le cifre sono molto ballerine. Oltre 200 quelli senza carta verde tra i dipendenti del Comune di Napoli, mentre sarebbero oltre cento le persone dell’Asìa (la società municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti a Napoli) senza Pass vaccinale. Poco meno a Napoli Servizi.
IL PIANO DELL’ANM. Per evitare ripercussioni sul servizio e limitare i disagi, l’Anm ha predisposto un piano: le verifiche dei certificati verdi avverranno agli stazionamenti, mentre c’è già il personale allertato per una eventuale chiamata in servizio per effettuare all’ultimo momento le sostituzioni degli autisti che da oggi dovessero risultare sprovvisti di Green pass. In questo modo l’aziendaconta di non essere costretta a ridurre il numero di bus e metro in circolazione a causa dei no vax. Per i dipendenti che lavorano negli uffici, invece, la verifica dei Qr code avverrà a cura del servizio di portierato e dalla vigilanza.
I LAVORATORI PRIVATI. Nel settore privato, in base a stime effettuate da Confesercenti, sarebbero 2mila i camerieri senza vaccino, ma i rischi maggiori sono per le piccole e medie imprese artigiane: 5mila attività in Campania rischiano di chiudere per l’impossibilità di trovare sostituzioni adeguate per figure professionali difficili da rimpiazzare. Più semplice la situazione nelle grandi fabbriche, dove gli accordi impresasindacati hanno consentito di mettere a punto protocolli per le verifiche che dovrebbero funzionare. Difficoltà si annunciano per i 30mila ristoratori campani, di cui 7mila stellati, con 2mila camerieri e diversi chef non ancora vaccinati. Tuttavia, Confcommercio sottolinea come a Napoli l’intero settore abbia accolto positivamente l’obbligo del Green Pass e l’organizzazione napoletana dei commercianti assicura di non aver ricevuto proteste dagli associati. Problemi analoghi per circa 20mila addetti privi di card vaccinale dei settori calzature, pelletteria e moda. Chi è senza Pass ha una sola possibilità se non vuole rimanere a casa sospeso dal lavoro e dallo stipendio: effettuare un tampone ogni 72 ore se molecolare, ogni 48 ore se antigenico.
TAMPONI IN FARMACIA. Anche per questo nelle ultime ore si è intensificata la corsa a fre i tamponi in farmacia. Non manca chi chiede “pacchetti” di test, per prenotare già il proprio tampone anti-Covid ogni 48 ore, alcuni spingendosi a prenotare fino alla fine dell’anno. Anche a Napoli c’è stata un’impennata di richieste, ma Federfarma ribadisce quanto già detto nelle ultime ore, assicurando che allo stato non ci sono grosse criticità e non se ne prevedono in vista della giornata di oggi. Federfarma sottolinea, inoltre, che il contatto con le persone che chiedono di fare il tampone è anche l’occasione per spiegare i benefici del vaccino in sicurezza e potrebbe funzionare per convincere molti a superare la paura del siero.
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