Tutte le novità
08 Maggio 2017 - 11:53
La denuncia del presidente della Caritas, Card. Montenegro, dal sagrato del Santuario della Madonna del Santo Rosario
POMPEI - Lo scandalo di 8,7 miliardi di euro di cibo che "in Italia si butta nelle pattumiere" è la denuncia che il Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo Metropolita di Agrigento e Presidente della Caritas Italiana, ha lanciato a Pompei, dove ha presieduto la celebrazione eucaristica in occasione dell'annuale supplica alla Madonna del Rosario, che si recita l'8 maggio, sul sagrato della Basilica fondata dal beato Bartolo Longo.
"Il contesto sociale nel quale viviamo ci mette quotidianamente a contatto con molte forme di povertà e di disagio sociale - ha detto il presidente della Caritas italiana - Non è raro incrociare persone che non hanno nulla con cui vivere e che sono costrette a rovistare nei cassonetti della spazzatura pur di trovare qualcosa. Intanto in Italia si butta nelle pattumiere cibo per 8,7 miliardi di euro".
"La fede c'è quando c'è la carità - ha ricordato il Cardinale - Anzi la carità è il termometro della fede".
E poi ha aggiunto: "Riusciamo a pregare con fervore il Signore Gesù e nello stesso tempo, senza sentirci in colpa, a cacciarLo, per esempio, perché è immigrato, con la motivazione che ogni straniero - per noi Gesù - è un terrorista, un poco di buono o qualcuno da cui guardarsi".
Montenegro è stato accolto dall'Arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, che gli si è rivolto come colui che "incarna quella Chiesa in uscita di cui ci parla Papa Francesco e questo La rende vicino anche al carisma della nostra Città mariana, dove le periferie esistenziali diventano centro, ai poveri è restituita la dignità, i bisognosi sono visti come immagine di Cristo".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo