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Coronavirus, a un passo da quota mille

Coronavirus, a un passo da quota mille

Il tasso di positività schizza al 3,26%. Calano le terapie intensive, aumentano solo le degenze

ROMA. «Con mille casi chiudo». Così parlava un preoccupatissimo Vincenzo De Luca. Era la metà di ottobre di un anno fa e la Campania era immersa fino al collo nell’emergenza pandemia. L’incubo di quel numero è tornato ieri, quando il numero di contagi giornalieri è schizzato ad un passo dal muro dei mille positivi. È il picco della quarta ondata e a tutti è tornato in mente quel 15 ottobre del 2020, quando con 1.127 nuove infezioni era andata anche peggio. Tuttavia, a fare la differenza oggi è la situazione negli ospedali. Grave e allarmante un anno fa, con i reparti in tutta la regione seriamente affaticati e in emergenza; senza particolari criticità oggi. Nel giorno in cui i contagi si avvicinano pericolosamente a quota mille si segnala una riduzione delle terapie intensiil maggior numero di contagi giornalieri, dietro solo a Veneto (1.077) e Lombardia (1.066). Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale lombarda, ammette: «La Lombardia per ora tiene ma potrebbe diventare gialla». Nella mappa europea tre regioni italiane sono già in rosso: Calabria, Friuli Venezia Giulia e Marche. Tuttavia, va tenuto conto che inve occupate, mentre i ricoveri meno gravi continuano a crescere, anche se per fortuna non a ritmo vertiginoso come i contagi. Merito dei vaccini, ovviamente, anche se la preoccupazione è tanta perché il taso di positività continua a puntare verso l’alto. Ma andiamo con ordine e vediamo tutti gli ultimi dati della pandemia in Campania. I CONTAGI. Come detto, nelle ultime 24 ore sono stati 959 i positivi al Covid nella regione, in ulteriore crescita rispetto agli 814 del giorno precedente. Numeri che mettono la Campania al terzo posto nella classifica delle regioni con Campania sono anche aumentati i test esaminati: nelle ultime 24 ore sono stati 29.372, con un incremento di 2.047 unità rispetto al giorno precedente.

IL TASSO DI POSITIVITÀ. Ma soprattutto, il combinato disposto di tamponi processati e nuovi positivi scoperti ha fatto schizzare nuovamente verso l’alto il tasso di positività del virus: mercoledì l’indice era al 2,97%, mentre ora si attesta al 3,26%. Si tratta di un dato che ha superato la soglia del doppio di quello nazionale, che ieri si è fermato all’1,4%, in leggera decrescita (-0,2%) rispetto al giorno prima. La Campania è tra le regioni dove il contagio cresce più rapidamente.

DECESSI E RICOVERI. Tre i decessi nelle ultime 48 ore e altri 3 morti in precedenza ma registrati solamente nelle ultime ore. Per fortuna, l’unica nota positiva arriva proprio dalla trincea più importante di questa guerra: quella degli ospedali: calano a 17 i ricoveri nelle terapie intensive (-3 rispetto al giorno precedente); aumentano, invece, i posti letto occupati nei reparti di degenza ordinaria, visto che ora sono aumentati a quota 290, facendo segnare un +7 rispetto al giorno prima e un +9 nelle ultime 48 ore. Si tratta di incrementi che però non cambiano le soglie di occupazione dei reparti, che nell’ultima settimana sono rimaste costanti: al 3% nelle terapie intensive e all’8% nei reparti ordinari.

IL COVID IN ITALIA. A livello nazionale ieri si sono registrati 8.569 nuovi casi e 67 morti da Coronavirus. Il giorno prima erano stati 7.891 casi e 60 vittime. Le terapie intensive diminuiscono di una unità, mentre aumentano i ricoveri in area medica (+62)

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