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Napolitano: voto anticipato colpo alla credibilità del Paese

Napolitano: voto anticipato colpo alla credibilità del Paese

Il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, a palazzo Giustiniani a Roma, nel corso del convegno “Europa, sfida per l'Italia"

ROMA. «Vedremo il risultato di questa impresa di quattro partiti, anzi di quattro leader di partito, che agiscono sulla base della propria convenienza». Lo ha detto a proposito della legge elettorale il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, a palazzo Giustiniani, nel corso del convegno “Europa, sfida per l'Italia". «È semplicemente paradossale discutere se possa sprigionare incertezza politica attorno all'Italia, di più l'andare a elezioni anticipate in autunno o all'inizio del prossimo anno. In tutti i paesi democratici europei si vota alla scadenza naturale delle legislature» ha continuato Napolitano. «Fare diversamente» rispetto alla durata naturale della legislatura «significa dare il massimo contributo negativo al consolidamento della credibilità politico-istituzionale del paese». «È semplicemente abnorme - ha aggiunto - che invece il giuoco e il patto extra-costituzionale sulla data del voto sia quasi diventato un corollario dell'accordo tra partiti sulla nuova legge elettorale, che già sembra destinata a rendere più difficile la governabilità del paese». «In questo funambolico passaggio dal francese al tedesco potevano risparmiarsi il gran galoppo del Parlamento in questo fine settimana» ha continuato. «Ora siamo di nuovo alle prese con il tema dell'instabilità di governo, e ciò è aggravato, sul piano dell'immagine e dei rapporti politici, dal prospettare, senza neppure offrirne motivazioni appena sostenibili, ipotesi di date per elezioni anticipate, e, in conseguenza, per scadenze di governo e parlamentari come la presentazione del bilancio dello Stato per il 2018».  «Cominciamo a rompere il fattore storico e attuale di incertezza politica costituito dalla fragilità e instabilità dei governi dando continuità, in piena autonomia, all'azione del governo in carica anziché metterne in dubbio la sopravvivenza, tuttora garantita da una maggioranza in Parlamento» ha spiegato Napolitano. «Lo spettro dell'instabilità governativa - ha sottolineato - è riaffiorato pochissimo dopo l'insediamento e il positivo avvio del nuovo governo Gentiloni: è da febbraio che hanno cominciato a inseguirsi voci e pressioni per elezioni anticipate “al più presto", e allora il rischio di una ingiustificata e irragionevole precipitazione è stato evitato dal consolidarsi del consenso, in Europa e in Italia, attorno al governo Gentiloni, e dal fermo richiamo del Presidente della Repubblica all'interesse generale e a una corretta prassi costituzionale».

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