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Super-batteri, in Italia ogni anno muoiono 7mila pazienti in ospedale

Super-batteri, in Italia ogni anno muoiono 7mila pazienti in ospedale

Tra i fattori più sotto accusa l'uso inappropriato di antibiotici

ROMA. Non solo Gran Bretagna, è allarme super-batteri anche in Italia. Il fenomeno della resistenza agli antibiotici delinea - anche nel nostro Paese - un "quadro preoccupante", con un consumo di questi farmaci "record e in aumento" mentre "sono stimati 5000-7000 decessi annui riconducibili ad infezioni ospedaliere" da germi multiresistenti, con un costo annuo superiore a 100 milioni di euro. A sottolinearlo, dopo l'allarme lanciato dal governo inglese sulla pericolosità del fenomeno, è la Società italiana malattie infettive e tropicali (Simit).

I progressi conseguiti nell'ambito della batteriologia e immunologia hanno contribuito a diffondere l'illusione che le infezioni ospedaliere potessero essere definitivamente eradicate. "Tale illusione si è subito rivelata falsa - sottolineano gli esperti - Le infezioni ospedaliere hanno continuato a rappresentare la più frequente 'complicanza' ospedaliera e il loro trend, in assenza di programmi di controllo, è in continuo aumento". E' stato valutato che in media il 5% dei pazienti ospedalizzati contrae un'infezione durante il ricovero e dal 7% al 9% dei pazienti ricoverati in un certo momento è infetto. Negli Stati Uniti le infezioni ospedaliere allungano in media la degenza di 4 giorni, e contribuiscono a 20-60 mila decessi annui comportando una spesa annua di 2-10 miliardi di dollari.

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