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Fideiussioni false, blitz della Finanza: cinque arresti

Fideiussioni false, blitz della Finanza: cinque arresti

Perquisizioni nelle province di Genova, Torino, Cremona, Milano, Parma, Grosseto, Roma, Latina, Viterbo, Napoli, Benevento, Caserta e Bari

Oltre quattro milioni di euro di premi per fideiussioni false. È quanto hanno scoperto i finanzieri del Nucleo speciale di polizia valutaria di Roma che stanno eseguendo nella Capitale e in tutt'Italia un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Roma nei confronti di otto persone, delle quali una finita in carcere, quattro agli arresti domiciliari e tre destinatarie di misura interdittiva per esercitare attività d'impresa o ricoprire uffici direttivi in persone giuridiche. Sono tutt'ora in corso perquisizioni nelle province di Genova, Torino, Cremona, Milano, Parma, Grosseto, Roma, Latina, Viterbo, Napoli, Benevento, Caserta e Bari, anche con l'ausilio dei reparti territoriali del Corpo. L'attività investigativa nasce dall'autonomo sviluppo di una segnalazione di operazioni sospette arrivata nel 2016 al Nucleo speciale polizia valutaria della guardia di finanza per la prevenzione ed il contrasto del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, che ha svolto le successive indagini sotto la direzione del Gruppo reati societari della procura della Repubblica di Roma.

Nel corso delle indagini sui flussi finanziari sospetti è stata individuata una società attiva nel settore finanziario, rappresentata legalmente da una “testa di legno" priva di fonti di reddito ufficiali, titolare di numerose partite Iva, parte delle quali relative a società fortemente indebitate. Secondo i finanzieri, è emersa l'esistenza di «una collaudata e ben articolata associazione per delinquere, costituita da otto soggetti, da tempo impegnata nella costante gestione di società appositamente acquisite e, una volta avviate e fatte conoscere al “mercato", al rilascio di polizze fideiussorie false in regime d'abusivismo finanziario per oltre quattro milioni di euro». In carcere è finito un 67enne ritenuto capo, organizzatore e promotore dell'associazione per delinquere. 

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