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16 Dicembre 2021 - 07:00
«Tra Natale e Capodanno ci giochiamo la serenità e la possibilità di tenere aperte le attività»
NAPOLI. «Va evitata qualunque cosa possa diffondere il Covid in Campania». Il governatore Vincenzo De Luca non usa mezzi termini dopo il varo dell’ordinanza che stabilisce un giro di vite per le prossime festività. Il tutto nel giorno in cui anche Roma annuncia la cancellazione del concertone di Capodanno. «Abbiamo stabilito che non si possono fare feste in piazza perché nella settimana tra Natale e Capodanno ci giochiamo la tranquillità di vita delle nostre famiglie e la possibilità di tenere aperte le attività economiche» sottolinea.
Nel dettaglio, il provvedimento stabilisce che dal 23 dicembre e fino al primo gennaio è vietato consumare cibo e bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua, nelle aree pubbliche, ivi compresi gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali. Resta consentito il consumo ai tavoli all’aperto, nel rispetto del distanziamento previsto; nei luoghi pubblici all’aperto è fatto divieto di svolgimento di eventi, feste o altre manifestazioni che possano dar luogo a fenomeni di assembramento o affollamento; è confermato l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale, anche all’aperto, in ogni luogo non isolato; nei giorni 23, 24, 25, 31 dicembre e primo gennaio dalle 11 e fino alle 5 del giorno successivo, stop per bar e altri esercizi di ristorazione alla vendita con asporto di bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua. Inoltre, è data facoltà ai Comuni di chiudere temporaneamente aree pubbliche o al pubblico ove non fosse possibile assicurare il distanziamento interpersonale e di intensificare i controlli sulla movida. «Nell’ordinanza faccio appello alle amministrazioni comunali e alle forze dell’ordine affinché diano una mano - sottolinea il numero uno di Palazzo Santa Lucia -. Le decisioni che prendiamo non sono un supplizio per nessuno, solo un appello al senso di responsabilità che chiediamo per vivere tranquilli».
E ancora: «Per le discoteche valgono le misure già stabilite dal governo nazionale: si entra con il Green pass, si evitano affollamenti, ci sono delle attività vietate e ci saranno controlli rigorosi. Invito gli esercenti a essere responsabili. Facciamo le persone serie. Se non sarà così, poi anche le discoteche chiuderanno». Intanto, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ribadisce che per le festività a Napoli è in programma domani un tavolo in Prefettura nel quale «faremo in modo che ci sia un controllo per evitare che ci sia troppo affollamento, soprattutto nei luoghi simbolici dove c’è troppa folla». E De Luca, in merito al Capodanno nel capoluogo campano, taglia corto: «Non mi pare che sia previsto un evento in presenza. Ho incontrato ieri il sindaco l’altro giorno e credo che sia orientato a non avere nessun evento. Ovviamente essendoci l’ordinanza diventa vincolante per tutti». Il tutto mentre il leader dell’opposizione di centrodestra in consiglio regionale, Stefano Caldoro, in riferimento all’ordinanza accusa: «Non lo ha deciso il Governo. Non è una decisione del ministro della Salute né di istituti scientifici competenti. Perché lo ha fatto De Luca? Questo allarme nasce da notizie riservate che riguardano la Campania? Se non è così siamo nel caos istituzionale e con i cittadini sudditi». E Alessandra Clemente, consigliere comunale di opposizione a Napoli, accusa. «Sarà un supplizio per le attività commerciali, che vedono nel Natale un’opportunità di guadagno dopo quasi due anni di lavoro a intermittenza e perdite enormi. Alcuni di loro hanno già provveduto a fare gli ordini della merce in previsione delle festività, a meno di 10 giorni dal Natale chi li rimborserà?».
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