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03 Gennaio 2022 - 08:45
"Abbiamo lavorato giorno e notte tra Natale e Capodanno per fare in modo che" l'assegno unico e universale per i figli a carico "che interessa 11 milioni di bambini e ragazzi, potesse partire il primo dell'anno. Quaranta dirigenti, invece di brindare, sono rimasti a vigilare passo per passo che la procedura partisse senza alcun intoppo". Lo afferma, al 'Messaggero', il presidente dell'Inps Pasquale Tridico nel commentare l'avvio del servizio per presentare la domanda per l'assegno unico dal sito dell'istituto di previdenza. Richieste che, dice, sono state "nelle prime 48 ore 110 mila".
Assegno unico familiare figli 2022: Isee, a chi spetta, importo
Assegno unico universale 2022 per le famiglie con figli. Da ieri, 1 gennaio 2022, è possibile fare domanda all'Inps per il beneficio economico mensile destinato ai nuclei familiari secondo condizione economica sulla base dell'Isee. Ma a chi spetta? Qual è l'importo e come fare domanda? Ecco tutte le informazioni necessarie.
A chi spetta
Come ricorda l'Inps, l’assegno unico e universale per i figli riguarda tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati ecc.
L’assegno è riconosciuto ai nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico e decorre dal settimo mese di gravidanza. È, inoltre, riconosciuto a ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, in presenza di una delle seguenti condizioni: il figlio maggiorenne a carico frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea o svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro o sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o svolga il servizio civile universale.
L'importo
Per circa la metà delle famiglie italiane (fino a 15.000 euro di Isee) è pari a 175 euro mensili per il primo e secondo figlio e 260 dal terzo in poi. Sono previste maggiorazioni per ciascun figlio minorenne con disabilità, per ciascun figlio maggiorenne con disabilità fino al ventunesimo anno di età, per le madri di età inferiore a 21 anni, per i nuclei familiari con quattro o più figli, e per i nuclei con secondo percettore di reddito. L’assegno è riconosciuto senza limiti di età per ciascun figlio con disabilità.
Tra le novità principali introdotte nel testo approvato a seguito delle osservazioni delle Camere, i trattamenti in favore di figli disabili maggiorenni. Per i figli disabili tra 18 e 21 anni, la maggiorazione prevista è stata incrementata da 50 euro mensili a 80 euro mensili. È previsto che i genitori di figli disabili con più di 21 anni, pur percependo l’assegno, potranno continuare a fruire della detrazione fiscale per figli a carico.
È stato pubblicato, inoltre, sul sito Inps, un simulatore che fornisce una previsione di quanto potrebbe essere l’importo dell’assegno, sulla base di alcuni dati forniti in modo anonimo dall’utente. È una previsione che non tiene conto dei dati effettivamente presenti negli archivi dell’Istituto, ed è quindi puramente indicativa.
Come fare la domanda
Il beneficio ha durata annuale (da marzo a febbraio dell’anno successivo) e può essere chiesto a partire dal 1° gennaio, compilando on line la domanda sul sito dell’Inps mediante credenziali Spid, carta di identità elettronica, carta dei servizi ovvero recandosi presso un istituto di patronato di propria fiducia o contattando il contact center di Inps. Per tutte le domande di assegno unico e universale che saranno presentate entro il 30 giugno, è previsto il riconoscimento delle mensilità arretrate spettanti a decorrere da marzo, primo mese di erogazione della prestazione.
Per le famiglie che al momento della domanda sono in possesso di Isee in corso di validità, l’assegno verrà corrisposto con importi maggiorati e calcolati in base alla fascia di Isee. Le medesime maggiorazioni saranno comunque riconosciute, con decorrenza retroattiva, anche a coloro che al momento della domanda non siano in possesso dell’indicatore, ma che presentino l’Isee entro il 30 giugno. Si potrà accedere al beneficio, in misura minima, anche in assenza di Ise o con Ise superiore alla soglia di euro 40.000.
L'Inps ricorda che si può presentare l’Isee presso gli intermediari abilitati a prestare l’assistenza fiscale (Caf), ovvero on line sul sito internet dell’Inps in modalità ordinaria o precompilata. In tale ultimo caso, l’Isee è reso normalmente disponibile entro poche ore dalla richiesta.
L’Inps ha realizzato una scheda semplificata sull’assegno unico, che riporta in pochi passaggi tutte le informazioni necessarie per comprendere in cosa consiste il beneficio, chi ne ha diritto, come presentare la domanda e quale sarà l’importo corrisposto dall’Inps.
Il lavoro dell'Inps "lo considero una operazione straordinaria. Abbiamo predisposto un simulatore e una procedura iper-semplificata, nella quale non si chiede null'altro che il codice fiscale - spiega - e che sta riscuotendo molto successo tra gli utenti. È uno dei segnali della nuova fase di rivoluzione digitale e semplificazione che l'Istituto sta portando avanti ad ogni livello". Quella dell'assegno unico, aggiunge Tridico, "è una misura importante. Forse tardiva. Avremmo dovuto pensarci prima. A mio parere è comunque un punto di partenza, non di arrivo".
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