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18 Gennaio 2022 - 07:00
Altri 33 in area medica e cinque in terapia intensiva: sono 1.400 le persone in ospedale
NAPOLI. Contagi ma anche tamponi praticamente dimezzati in Campania, come di consueto nel primo bollettino settimanale che segue la domenica. Ma c’è da registrare, purtroppo, un autentico boom di ricoveri e decessi. Ben 38 i primi, 31 i secondi di cui 25 nelle ultime 48 ore. I nuovi positivi, nel giorno in cui la Campania entra in zona gialla, sono 9.370 di cui 4.331 al tampone molecolare e il resto all’antigenico. Il tutto su 53.819 test, di cui 22.282 molecolari e il resto antigenici. Per quanto riguarda il dettaglio dei ricoveri, quelli in terapia intensiva sono 92, con un incremento di cinque rispetto al giorno precedente, mentre per l’aria medica si tocca quota 1.311, con un aumento di 33 posti letto. A Napoli sono 1.444 i nuovi positivi e 2.118 i guariti. Si registrano 28 ricoveri in area medica e uno in terapia intensiva in più. E sono otto i deceduti: cinque all’Azienda dei Colli e tre al Cardarelli. Per quanto riguarda le scuole, sono 145 i contagi segnalati nel periodo 10-16 gennaio tra studenti, docenti e non docenti: 26 alla scuola dell’infanzia; 53 la primaria; 31 la secondaria di primo grado; 35 quella di secondo grado.
L’APPELLO DEL DG DEL SANTOBONO. Intanto, a Radio Crc, nel corso della trasmissione Barba&Capelli, il direttore generale del Santobono, Rodolfo Conenna, lancia un appello: «Tra virus e vaccino per i vostri figli, scegliete il vaccino. Nella scelta per i nostri figli dobbiamo sapere raffreddare le emozioni e diventare aridi e riferirci ai dati numerici: ad oggi sono stati vaccinati negli Stati Uniti otto milioni di bambini e sono stati registrati solo 11 casi di miocardite, tutti regrediti in tre giorni». Secondo il manager «sostanzialmente possiamo dire che vaccinarsi è mille volte più sicuro rispetto al rischio molto più concreto delle complicanze del contagio da virus Covid 19, e oggi purtroppo avere il contagio è un evento possibile; ci sono dati che ci dicono che a breve la Omicron porterà al contagio di almeno metà della popolazione». Conenna spiega che «prima di Natale avevamo pochissimi ricoveri, successivamente in 15 giorni sono passati da 0 a 30 e siamo stati costretti ad aprire degli altri reparti. Attualmente, quindi, noi abbiamo 30 posti letto dedicati al Covid, poi abbiamo una zona filtro di 10 posti letto per gestire i bambini in ingresso per altre patologie, poi abbiamo 2 posti di terapia intensiva attualmente occupati e 2 di neonatologia. Poi c’è il fenomeno della MIS-C, ovvero bambini che sono stati positivi settimane prima e che ora presentano sintomatologia anche grave di interessamento multi organo»
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