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18 Gennaio 2022 - 16:33
E' "quasi pronta" la lista delle attività e dei negozi in cui non sarà previsto il Green pass obbligatorio. E il Dpcm che la contiene "arriverà tra oggi e domani". Lo ha detto Pierpaolo Sileri, il sottosegretario alla Salute, ai microfoni di 'Radio anch'io', su Radio 1. "E’ stata stilata una lista di dove non sarà richiesto" il certificato verde: "supermercati, farmacie o edicole", ha elencato.
DAL PRIMO FEBBRAIO
"Tutto partirà dal primo febbraio. La lista verrà non solo resa nota ma sarà spiegata la bontà di quello che stiamo facendo, per convincere le persone ancora indecise" a vaccinarsi, ha sottolineato Sileri.
Sileri ha ricordato, comunque, che è il vaccino a consentirci di vivere in sicurezza. "Vi sembra normale - infine si è chiesto - che dopo due anni di pandemia, 140mila morti ci sia ancora chi non è convinto della necessità e della bontà del vaccino. E che addirittura osteggia una regola imposta per mettere in sicurezza un Paese che ancora vede un certo numero di ricoveri e morti al giorno?"
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Super green pass e green pass 'base', c'è intesa sul Dpcm legato all'ultimo decreto che ha introdotto, il 5 gennaio scorso, l'obbligo vaccinale per gli over 50. Il Dpcm in questione deve dettagliare le realtà in cui non sarà richiesto il certificato verde 'rafforzato' - quello che possono esibire i vaccinati o guariti da Covid - o il semplice green pass per poter accedervi. Ad allungare i tempi per la firma del Dpcm il confronto che ha visto coinvolti i ministeri competenti, ossia Salute, Giustizia, Pubblica amministrazione e Sviluppo economico sugli 'esenti' del green pass base.
Se i primi tre dicasteri condividevano infatti la proposta di esentare dal green pass base - dunque in tasca non solo a vaccinati o guariti ma anche a chi esibisce l'esito di un tampone negativo - ad attività legate a esigenze alimentari (pizzicagnoli e supermercati) sanitarie (farmacie e parafarmacie) e di giustizia (le caserme dove poter sporgere denuncia se si è vittime di un reato) che abbiano il criterio dell'urgenza e dell'indifferibilità, il Mise era intenzionato ad allargare le maglie, includendo nel pacchetto, ad esempio, edicole e tabaccai, nonché i negozi più in generale, tra questi, ad esempio, fiorai, cartolerie, vivai, fotografi, librerie, esercizi dove si vendono giocattoli o articoli sportivi.
Dunque tutte quelle realtà al dettaglio riportate nell'elenco 23 allegato al Dpcm del 2 marzo 2021.
Alla fine, punto di caduta preludio dell'intesa - a quanto apprende l'Adnkronos da fonti di governo - la decisione di esentare anche le edicole all'aperto, i mercati rionali, i commercianti ambulanti e i benzinai. Tutte quelle realtà commerciali all'aperto, dunque, dove i rischi di contagio sarebbero minori. La firma del Dpcm dovrebbe avvenire tra domani - quando il testo verrà chiuso - e mercoledì.
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