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27 Gennaio 2022 - 16:44
L’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente con una delibera ha stabilito nuovi obblighi che sono previsti nel Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
La regolamentazione per i regolamenti comunali è cambiata e a investe direttamente gli italiani su come pagheranno la tari, cambiano le tempistiche e sono state previste nuove rateizzazioni per dare un aiuto a chi non riesce a pagare la tassa dei rifiuti.
NUOVI STANDARD
I nuovi standard minimi tecnici e contrattuali entreranno in vigore dal 1° gennaio 2023, ma gli enti territorialmente competenti sono tenuti a scegliere entro il 31 marzo 2022 uno dei quattro schemi regolatori previsti, da minimo ad avanzato, per inquadrare i costi connessi all’adeguamento agli obblighi all’interno del Pef 2022-2025.
Lo scopo è di creare dei nuovi standard, cioè dei protocolli comuni a livello nazionale per la gestione dei rifiuti e della Tari, anche se logicamente considerando le diverse condizioni di partenza.
QUALI ATTIVITA'
Sono prese in considerazione le seguenti attività.
- Gestione delle richieste di attivazione, variazione e cessazione del servizio.
- Gestione dei reclami, delle richieste di informazioni e di rettifica degli importi addebitati.
- Punti di contatto con l’utente.
- Modalità e periodicità di pagamento, rateizzazione e rimborso degli importi non dovuti.
- Ritiro dei rifiuti su chiamata.
- Disservizi e riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare.
- Per quanto riguarda la qualità tecnica, invece, sono prese in considerazione le seguenti caratteristiche del servizio.
- Continuità e regolarità.
- Sicurezza.
COSA CAMBIA
Quello che cambierà è il piano di rateizzazione. I Comuni dovranno dare la possibilità di un’ulteriore rateizzazione per rate di importo minimo pari a 100 euro o in caso superi del 30% il valore medio degli ultimi due anni, per le seguenti categorie.
CHI BENEFICA DEL BONUS SOCIALE
I citadini tri rifiuti
che si trovano in condizioni economiche disagiate individuati in base ai criteri comunali.
Per quanto riguarda i reclami e le richieste di informazione e di rimborso degli importi che sono stati addebitati per sbaglio, invece, i nuovi protocolli prevedono tempi di risposta pari a 30 giorni. La verifica del bollettino Tari e la rettifica delle somme addebitate deve essere effettuata entro 60 giorni lavorativi, e i rimborsi erogati entro 120 giorni.
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