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31 Gennaio 2022 - 19:45
Il sesso a pagamento "in sicurezza" è l’opzione di prima scelta in era Covid.
Clienti ed escort non rinunciano agli incontri, ma entrambe le parti vogliono essere sicure di non essere a rischio contagio da Coronavirus.
Anche le escort chiedono il Green pass. È quanto si apprende dalla bizzarra notizia che si legge su Tgcom24.
Escort e Green pass
Anche le escort chiedono il certificato green, e qualcuna vorrebbe pure scansionare il codice Qr. Ne parla la trasmissione Controcorrente, lanciando un servizio in cui l’inviato incontrava e parlava con diverse ragazze che, prima di vedere clienti,
richiedevano il cosidetto “lasciapassare verde”. Una delle escort “a favore dei controlli” rispondeva così alle domande del giornalista al telefono: “Si tratta di un qualcosa che serve a preservare la salute di tutti, no?”.
C’è chi ha pure la segretaria
Qualche escort ha ben pensato di organizzare la richiesta del certificato verde in modo ancora più “professionale”, al punto di assumere una segretaria:
“Ho pensato in maniera imprenditoriale: lei fissa gli appuntamenti e risponde al telefono quando non posso, poi misura la temperatura ai clienti, li fa igienizzare e chiede loro il Green pass.
Ora vorrei riuscire anche a scansionare i codici Qr”. Ovviamente, dal servizio sono emerse anche escort contrarie al controllo.
L’ultima intervistata, infatti, ha dichiarato: “Chi sono io per controllare il Green pass? Se avessi voluto controllarli avrei dovuto fare un altro lavoro“.
Super Green Pass per gli incontri hot
Se il lockdown e le restrizioni della fase più emergenziale e drammatica della pandemia Covid si erano caratterizzate per la "clandestinità" di chi non rispettava, ora invece tutto è certificato alla luce del sole.
E così, come racconta Prima Siena, ora anche le escort chiedono il Super Greenpass per gli incontri hot.
la ripresa delle attività sta interessando in questi ultimi tempi anche la "ripresa" degli incontri amorosi, degli incontri "hot". In particolare, nella zona della Val d'Elsa che si conferma una delle aree ancora più gettonate per il sesso a pagamento in determinati "contesti".
Super Green Pass e sesso in sicurezza
Con un aspetto non di poco conto e che solo apparentemente fa sorridere: per accedere alle case di appuntamenti o per concordare una prestazione sessuale con chi vende sesso anche nei tradizionali luoghi caratterizzati dal fenomeno della prostituzione, occorre mostrare il super green pass.
Tanto per intenderci, se prima della pandemia la fondamentale regola richiesta era quella del preservativo, ora chi vende sesso e chi ruota attorno al fenomeno si è dato una sorta di autoregolamento che pare aver ormai "fatto presa" quasi in tutta Italia.
Ecco perché praticamente tutti gli annunci legati a momenti di piacere "scovati" attraverso il web e App dedicate, hanno praticamente tutti lo stesso avviso già in premessa: le proposte sessuali sono vincolate al possesso del Super Green Pass.
Che il Covid sia entrato ormai nelle pagine dei nostri libri di storia è un dato di fatto. E in fondo, forse a ben guardare, non stupisce nemmeno che il Super Green Pass sia arrivato addirittura a "condizionare" quello che è considerato il "mestiere" più antico del mondo. Più banalmente, stando a tempi più recenti, chi si presenta in una casa di appuntamenti hot si prepari a sentirsi dire: "No Green Pass? No, sexy party".
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