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Mascherine all’aperto via dal 10 febbraio. Lo studio: «Chi soffre d’ansia non la toglierà»

Mascherine all’aperto via dal 10 febbraio. Lo studio: «Chi soffre d’ansia non la toglierà»

Ormai è risaputo che  il Governo ha prorogato l'obbligo di uso delle mascherine all'aperto, il provvedimento decadrà quasi sicuramente a partire dal 10 febbraio.

In nostro Paese di allinea ai  molti Paesi europei, dalla Francia alla Spagna, passando per la Danimarca e la Svezia, che hanno voluto  allentare alcune delle misure anti Covid, tra cui, in primis, proprio quella che riguarda l'utilizzo di questo dispositivo di protezione personale, almeno nei luoghi non al chiuso.

Nonostante tutto  se da un lato questa decisione rappresenta il graduale ritorno alla normalità per molti, per altri non sarà così. Risulta difficile per tantissimi  uscire senza mascherine e molti continueranno ad indossarla.

Come si legge su Fanpage.it  vi è un l'allarme lanciato da Massimo di Giannantonio ed Enrico Zanalda, co-presidenti della Società Italiana di Psichiatria (SIP), secondo i quali, come riporta l'Agi,

"soprattutto chi soffre d’ansia non la toglierà, trasformandola in una rassicurante e protettiva ‘coperta di Linus’ che segna il confine tra noi e il resto del mondo". Non solo. Anche avvicinarsi agli altri ed avere contatti fisici potrebbe essere complesso. "Saremo molto diffidenti nel riavvicinarci agli estranei, e difficilmente daremo la mano quando non ci si conosce. Baci e abbracci torneranno ma saranno selettivi: se in passato al cadere dei divieti non percepivamo limiti, allargando questi gesti d’affetto anche oltre i nostri contatti stretti, ora questo atteggiamento guardingo nei confronti degli estranei potrebbe accompagnare molte persone nel tempo, come un imprinting", sottolineano gli esperti.

 

Ma la direzione sembra essere proprio quella dell'allentamento delle restrizioni anche nel nostro Paese. La curva dei contagi covid in Italia rallenta e la fine all'obbligo delle mascherina all'aperto potrebbe arrivare "tra qualche settimana", come ha confermato anche Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts), il quale ha sottolineato che "occorre verificare l'andamento della curva epidemiologica". Ma già i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia di oggi evidenziano come in effetti siano in calo sia l'indice Rt che l'incidenza, oltre che una diminuzione della pressione ospedaliera.

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