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07 Febbraio 2022 - 17:49
"Sono certo che dall'11 di febbraio cadrà l'obbligo di mascherina all'aperto non solo per le zone bianche, ma per l'intero Paese e questo potrà essere un primo segnale di ripartenza, di fiducia e di speranza".
Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, a 'Tagadà' su La7. "Questa è una discussione che sta avvenendo in queste ore - ha chiarito - e ho motivi per dire che si possa andare in questa direzione.
Quindi quello che esprimo mi auguro che sia la posizione del Governo. Bisogna ripartire e intanto ripartiamo dal togliere le mascherine all'aperto indipendentemente dai colori delle varie regioni".
«Via le mascherine all'aperto in tutta Italia»
"L'obiettivo del Governo è che lo stato d'emergenza non venga prorogato dopo il 31 marzo e confido che ci siano le condizioni per non prorogarlo", ha detto ancora Costa. Quanto al Green pass, indica una possibile data di progressivo allentamento da metà marzo. "
Faccio un ragionamento semplice e di buon senso", spiega: "Il Green pass è stato molto utile per incentivare la vaccinazione e allora dobbiamo tenere presente che è fondamentale somministrare la terza dose perché è quella che ci protegge maggiormente dalle conseguenze gravi dalla malattia. E allora - dice Costa - se consideriamo che nel nostro Paese circa 48 milioni di cittadini sono vaccinati e 35 milioni hanno ricevuto la dose booster, significa che abbiamo circa 13 milioni di dosi da somministrare".
"Se procediamo con questo ritmo - confida il sottosegretario - è facile pensare che per metà marzo avremo completato la dose booster a 48 milioni di concittadini.
Da lì sicuramente inizierà una nuova fase e, così come abbiamo introdotto gradualmente le restrizioni, con la solita gradualità inizieremo un allentamento delle misure".
Green pass, scuola e quarantena: le misure in vigore da oggi
Super Green Pass illimitato, nuove regole per la gestione dei casi Covid nelle scuole e per le quarantene: entrano in vigore oggi, lunedì 7 febbraio 2022, le nuove misure per contrastare il coronavirus. "I numeri sembrano segnalare una nuova fase da 7 giorni", ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, sottolineando tuttavia che "serve ancora una grande attenzione".
DAD E QUARANTENA
Entrano in vigore le novità previste dal decreto approvato lo scorso 2 febbraio. Le nuove regole per la scuola sono retroattive e riguardano tutti, anche le migliaia di studenti che sono già a casa in didattica a distanza perché nelle loro classi si sono riscontrati casi di positività.
Ecco il quadro delle regole:
All'asilo nido e nella scuola dell'infanzia si continua a frequentareA in presenza fino a 4 casi positivi al covid. Non sono necessari provvedimenti se i bambini sono asintomatici.
In caso di sintomi, è necessario sottoporsi ad un tampone (molecolare, antigenico, fai da te) e il rientro in classe potrà avvenire dopo un test negativo e senza un certificato medico. Se i positivi in classe sono 5, stop alla frequenza e rientro subordinato ad un tampone negativo: sono esentati bambini vaccinati o guariti da meno di 4 mesi.
Nella scuola elementare, didattica in presenza fino a 4 casi positivi in classe. Si va però in aula indossando la mascherina Ffp2 per un periodo di 10 giorni a partire dall'ultimo contatto con il positivo.
Gli studenti positivi al virus potranno rientrare dopo l'esito negativo di un tampone (molecolare, rapido, fai da te), a cui gli altri ragazzi dovranno sottoporsi solo in caso di presenza di sintomi. Il quadro cambia e si divide in due se i casi positivi sono almeno 5.
I soggetti non vaccinati - così come quelli che sono stati vaccinati o sono guariti da oltre 120 giorni - non possono frequentare in presenza e devono ricorrere alla Ddi (didattica digitale integrata) da casa. Gli studenti vaccinati o guariti da meno di 4 mesi, invece, possono recarsi in classe indossando la mascherina Ffp2 per un periodo di 10 giorni. Il rientro in classe di positivi, non vaccinati o vaccinati e guariti da oltre 4 mesi può avvenire dopo un tampone negativo.
Alla scuole secondarie di I e II gradose c'è un solo caso positivo in classe, per tutti gli altri studenti l'attività didattica prosegue in presenza: in aula bisogna indossare la mascherina Ffp2 per un periodo di 10 giorni. Il soggetto positivo può rientrare dopo un tampone negativo, senza dover presentare un certificato medico. Se i casi positivi sono 2 o più di 2, interviene la distinzione. Gli studenti non vaccinati - - così come quelli che sono stati vaccinati o sono guariti dal covid da oltre 120 giorni dovranno ricorrere alla Did.
Chi è vaccinato o guarito da meno di 120 giorni, invece, potrà seguire le lezioni in presenza indossando la mascherina Ffp2. I positivi e i non vaccinati/ vaccinati o guariti da più di 120 giorni, devono sempre portare un test che accerti la negatività. Gli altri dovranno essere sottoposti alla verifica del green pass con l’app di verifica C-19 per i 5 giorni successivi alla conoscenza dell’ultimo caso.
GREEN PASS ILLIMITATO
Il decreto del governo che rende illimitato il Green pass per chi ha tre dosi di vaccino oppure è guarito e ha almeno due dosi di vaccino. Per chi ha due dosi (o una più la guargione), il certificato vale 6 mesi.
QUARANTENA
Quarantena ridotta a 5 giorni per i non vaccinati e per chi non ha completato il ciclo vaccinale contro il covid in caso di contatto stretto con una persona positiva.
La fine della quarantena è condizionata all'esito negativo di un test rapido o molecolare dopo i 5 giorni ed è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2 anche per i 5 giorni successivi.
Per coloro che hanno ricevuto la dose booster o che hanno completato il ciclo vaccinale primario entro 120 giorni, che sono guariti entro 120 giorni o che sono guariti dopo il completamento del ciclo primario se asintomatici, c’è solo l'autosorveglianza di cinque giorni e l'obbligo di indossare la mascherina Fffp2 per dieci giorni in tutto. Sempre se non sono emersi sintomi, non serve un tampone negativo in uscita
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