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Bancomat, cambia tutto: aumenti costi sui prelievi. Ecco chi sarà più penalizzato

Bancomat, cambia tutto: aumenti costi sui prelievi. Ecco chi sarà più penalizzato

Rivoluzione in atto per il Bancomat. Bancomat Spa (che gestisce da oltre trent'anni i circuiti di pagamento e prelievo più diffusi e conosciuti in Italia)  vuole cambiare le modalità di remunerazione del servizio prelievo del contante in circolarità.

Sembra che si avranno notizie dell'istruttoria dell'Antitrust in merito alla proposta della società entro il prossimo mese di aprile. Tradotto in parole povere: si parla di quei 150 milioni di prelievi che vengono effettuati in un anno presso gli sportelli Atm di banche diverse dalla propria.

 

Bancomat, rivoluzione in atto

Fino ad ora circa tutte le banche in Italia permettono il prelievo con la carta Bancomat allo sportello Atm di una banca diversa da quella emittente in maniera gratuita.

La volontà però resta ancora quella di far pagare una commissione che spesso non tiene conto della somma ritirata. Questi costi possono essere cambiati con un motivo giustificato e soprattutto devono essere resi noti in anticipo al cliente, il quale può decidere liberamente di recedere dal contratto. A prescindere che venga addebitata o meno la spesa al cliente, la banca emittente la carta con l'attuale sistema deve riconoscere alla banca proprietaria dello sportello Atm una commissione interbancaria di 49 centesimi di euro per ogni prelievo.

 

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Come si legge su il Sole 24 Ore, se l’Antitrust approverà la richiesta di Bancomat Spa, il costo delle operazioni di prelievo presso i punti Atm di filiali concorrenti saranno decisi da ogni singola banca proprietaria dello sportello, della  singola macchinetta. Come si è arrivati a questo punto? A spingere in tal senso sono state e sono tutt'ora le grandi realtà bancarie, i gruppi più grossi, che hanno numerosi bancomat lungo la Penisola, da nord a sud, passando per le isole maggiori, nelle città come nei paesini.

I più penalizzati

Preoccupazione destano le banche online e quelle locali medio-piccole, caratterizzate da poche filiali "fisiche" o da poche postazioni Bancomat all’interno dei singoli gruppi: sarebbero penalizzate. Ci sono perplessità.  Il tema, va detto, non è nuovo. Dopo le prime schermaglie nel 2020, la scorsa estate Bancomat Spa ha presentato una nuova proposta con un importante ritocco: la previsione di un tetto massimo alla commissione applicata sui prelievi pari a 1,50 euro, che ogni anno sarà sottoposto a verifica con una analisi che Bancomat Spa presenterà all’Antitrust. "Un cap, quindi, destinato anche a cambiare - continua il quotidiano di Confindustria -  Oggi, invece, la commissione interbancaria viene stabilita ogni due anni insieme all’Antitrust sulla base del monitoraggio dei costi che l’intero sistema sostiene secondo quanto previsto dal provvedimento n.16709/2007 dell’Agcm.

 

 

Come si legeg su Today, fissato un cap, è evidente che tutte le banche si allineeranno: possibile dunque - probabile secondo molti - che il prelievo in circolarità andrà a costare 1,50 euro con un notevole incremento dei costi per chi quell’operazione oggi non la paga. L'Antitrust starebbe per concludere il secondo giro di consultazioni, ma comunque vada a finire il rincaro non sarà immediata: il nuovo modello entrerebbe in vigore dopo 12-18 mesi, causa tempi tecnici. ".

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