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11 Febbraio 2022 - 07:00
Riaprono anche le discoteche. Costa: «Il campionato di calcio finirà con gli stadi pieni». Da oggi cade l’obbligo di mascherina all’aperto, tranne che in Campania
ROMA. L’Italia comincia a piccoli passi il ritorno alla normalità o, quanto meno, a una situazione più “leggera”. Da oggi cade l’obbligo di mascherina in luoghi aperti, tranne in caso di assembramenti. La Campania, però, mantiene ancora il vincolo ovunque, dettagliando maggiormente luoghi e criteri rispetto all’ordinanza del ministro. E riaprono anche le discoteche, con i gestori che adesso sperano di non chiudere più. Ma ci sono anche ipotesi che potrebbero diventare concrete. Il Governo sta lavorando, a partire dal primo marzo, per portare le capienze all’aperto e al chiuso rispettivamente al 75 e al 60 per cento. Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, è ancora più ottimista: «Credo che si potrà arrivare alla capienza totale. Credo che il campionato finirà con gli stadi pieni.
E se si procederà con la terza dose, a fine marzo di potrebbe pensare anche a un allentamento dei vincoli del Green pass». Da ricordare che il 31 marzo scadrà lo stato di emergenza che, salvo un nuovo precipitare della situazione epidemiologica, non dovrebbe essere prorogato. «Osservando i trend e i numeri delle ultime settimane, non c’è ragione per rinnovare la condizione emergenziale» dice il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Ma per l’esponente pentastellato, è prematuro parlare di revoca del Green pass base per i negozi dopo la fine dello stato di emergenza. L’orientamento generale è che il Green pass dovrebbe essere accantonato entro la stagione estiva. Per Sileri, invece, si può discutere di altre misure per togliere altre restrizioni nel breve, come le mascherine al chiuso,ma prima, dice, «penserei a rendere liberi i positivi asintomatici, che però dovrebbero mantenere la mascherina».
MATURITÀ, ECCO LA NOVITÀ. Intanto, secondo fonti parlamentari per l’esame di maturità restano le due prove scritte e il colloquio orale, ma verrà rimodulata la divisione del punteggio fra il percorso scolastico e le prove di esame. Una nuova ordinanza dovrebbe attribuire 50 punti per il triennio e 50 per le prove: 15 per ciascuno dei due scritti e 20 per l’orale. La versione prcedente ne dava 40 per il triennio finale e di 60 per le prove d’esame: 20 per ciascuno scritto, 40 per l’orale. Il tutto dopo l’incontro di martedì tra il ministro Patrizio Bianchi e le Consulte studentesche. Inoltre, la seconda prova sarà predisposta a livello di istituto: i docenti titolari della materia che fanno parte delle commissioni d’esame, entro il 22 giugno, proporranno tre tracce sulla base dei documenti consegnati a maggio dai consigli di classe. Il giorno del secondo scritto sarà estratta una delle tre tracce proposte.
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