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12 Febbraio 2022 - 07:00
Il governatore: «Sulla scuola la situazione è migliorata nonostante il ministero dell’Istruzione»
NAPOLI. Nel giorno in cui va in vigore lo stop all’uso della mascherina all’aperto decretato dal Governo, il governatore Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta del venerdì, ribadisce che in Campania «abbiamo deciso diversamente, l’obbligo rimane. Non è un grande sacrificio. Vorremmo evitare, diversamente dal Governo nazionale, finzioni e prese in giro». Lo “sceriffo” va in direzione ostinata e contraria, insomma, e attacca: «Da Roma si stabilisce che non è obbligatorio l’uso della mascherina ma bisogna portarla in tasca, e poi metterla in caso di assembramenti. Quando si passeggia in una strada commerciale, come si fa a distinguere l’assembramento dal non assembramento?
È più semplice indossarla, visto che è obbligatoria sui mezzi di trasporto, nei locali al chiuso e nei negozi. È preferibile fare un gesto di prudenza, saltare un po’ il periodo di Carnevale, mantenerci tranquilli per evitare di far riaccendere il contagio. Stiamo più tranquilli tutti quanti. Teniamo conto che siamo la regione a più alta densità abitativa d’Italia e dunque è bene avere un elemento di prudenza in più». Un’altra stilettata al Governo, poi, arriva sull’argomento-scuola: «Mi pare che stiamo anche qui uscendo progressivamente da problemi delicati. Non grazie, ma nonostante il Ministero. Non ne abbiamo condiviso alcune scelte, contestando l’atteggiamento propagandistico quando è stato detto, il 10 gennaio, che in Italia andava praticamente tutto bene.
Era una comunicazione falsa, perché il mese di gennaio è stato un caos. Abbiamo mandato al manicomio i dirigenti scolastici, le famiglie, abbiamo verificato che le mascherine che dovevano arrivare non arrivavano, i tamponi meno che mai, l’accordo con i medici di medicina generale non esisteva e così via. Non grazie,ma nonostante il Ministero, ci stiamo avviando verso la normalità». E anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, finisce nel mirino del numero uno di Palazzo Santa Lucia: «Ci ha comunicato che non intende vaccinare la sua bambina. Ne prendiamo atto. Non sappiamo se l’abbia vaccinato con i vaccini anti polio, anti difterite, anti rosolia. Non so se in quella circostanza ha chiesto il parere dei no vax. Ma prendiamo atto di comunicazioni che potremmo risparmiarci, quando abbiamo responsabilità pubbliche».
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