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25 Febbraio 2022 - 07:15
LA SITUAZIONE COVID Il governatore: «Da lunedì in zona bianca ma continuiamo a usare il cervello». E c’è il piano da oltre 380 milioni per 169 case e 45 ospedali di comunità
NAPOLI. «La prossima settimana torniamo in zona bianca e questa è la conferma che abbiamo retto in maniera eccellente la quarta ondata Covid». A confermarlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che avverte i cittadini: «Siamo tutti stanchi, abbiamo tutti voglia di tornare alla vita, ma abbiamo tutti il dovere di mantenere in funzione il cervello. Già la scorsa primavera ci siamo sentiti liberi tutti, poi abbiamo trovato una variante che ci ha messo in croce. La campagna di vaccinazione ha avuto comunque dei numeri straordinari e questo non può non avere un effetto positivo anche in caso di nuova ondata, però dobbiamo stare attenti perché abbiamo un Covid che è estremamente insidioso. A volte ci arrivano notizie da altri Paesi asiatici che sono preoccupanti». E sul Green pass è chiaro: «Parlando con operatori turistici, mi dicono in genere che per loro è un elemento di garanzia e anche di incremento della clientela. Sapere che hai un albergo nel quale i clienti sono controllati è una cosa che incentiva, non che scoraggia. Quindi io questo problema lo affronterei così, con molta serenità. È chiaro che, se arriveremo al punto in cui nonabbiamo più un positivo in Italia, toglieremo di mezzo Green pass, mascherine e tutto, ma siccome la situazione non è ancora totalmente stabilizzata eviterei di ideologizzare il problema del Green pass». De Luca, inoltre, presenta il piano per la nuova sanità territoriale nell’ambito del Pnrr, che prevede, con un investimento di oltre 380 milioni, la realizzazione da parte della Regione di 169 case della comunità, 45 ospedali di comunità, uno ogni 50-100 mila abitanti, dotati ciascuno di 20 posti letto e 58 centrali operative territoriali. Il tutto per decongestionare i grandi ospedali e favorire la ripresa degli screening tumorali. E 130 milioni saranno destinati all’acquisto di grandi apparecchiature tecniche: sette risonanze magnetiche, 47 Tac; tre acceleratori lineari; 34 mammografi digitali; 30 angiografi; 121 ecotomografi. Inoltre, 160 milioni saranno destinati al completamento del programma di digitalizzazione delle Asl per la realizzazione del fascicolo sanitario elettronico per ciascun residente in Campania. Ma De Luca chiariche che ci sono tre elementi critici da affrontare in sede di Conferenza Stato Regioni e nel dialogo con il Governo nazionale. «Occorre rivedere il riparto del fondo sanitaria tra le Regioni, che continua a vedere la Campania penalizzata dopo i 10 anni di commissariamento. Poi c’è la questione dell’assunzione del personale, indispensabile per le 169 case dellacomunità da aprire. È chiaro che avremo bisogno della collaborazione dei medici di medicina generale, ma non possono reggere solo con il volontariato, alla fine questo è, le case di comunità». E da Luigi Sparano e Corrado Calamaro, rappresentanti territoriali della Fimmg, arriva un «sì» condizionato: «Lo sviluppo delle case di comunità è un’ottima notizia, se però questo processo va ad integrare un sistema che supporti, e anzi potenzi, una medicina di prossimità ai cittadini che può essere garantita solo dagli studi dei medici di medicina generale».
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