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«Aprite le porte ai fratelli ucraini»

«Aprite le porte ai fratelli ucraini»

 L’arcivescovo di Napoli celebra le Ceneri e poi partecipa alla manifestazione a piazza Mercato

NAPOLI. «Dobbiamo incessantemente pregare e digiunare per un anticipo di Pasqua. Non possiamo attendere quaranta giorni per sentire la musica festosa delle campane e il risuonare del “Gloria” per le strade della nostra città. Quest’anno la Pasqua deve venire prima, deve venire adesso. Per tale ragione, contravvenendo alla norma, chiedo ai fratelli sacerdoti di suonare le campane a festa nel giorno del cessate il fuoco, di dare un segno “pre-pasquale” quando il conflitto sarà terminato. La cessazione di questa guerra diventi per noi monito di speranza per la definitiva conclusione di ogni inutile spreco di sangue, in ogni luogo, in ogni tempo».

L’arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, lancia l’appello in occasione della celebrazione del Mercoledì delle Ceneri prima di prendere parte al flash mob a piazza Mercato organizzato dalla Pastorale giovanile. Rivolgendosi anche ai fedeli, don Battaglia è chiaro: «Se qualcuno di voi ha discusso con il fratello o la sorella, non parla da anni con un amico o un’amica, odia in cuor suo un conoscente, un collega di lavoro, un vicino di casa, vada da lui e si riconcili. Riconciliatevi tra di voi come offerta a Dio, come sacrificio che salga al cielo, come soave profumo di incenso». Per questo, aggiunge, «il vostro dolore per la situazione attuale non manchi di concretizzarsi in gesti visibili di vicinanza e solidarietà al popolo ucraino. Aprite le porte a questo Cristo povero che arriva a voi dall’est. Chi ha una stanza la metta a disposizione di uomini, donne e bambini.

Se potete, non permettete che le famiglie siano separate. Sul nostro territorio, poi, sono già presenti tanti ucraini ed ucraine, uomini e donne spesso impegnati nell’assistenza dei nostri bambini, dei nostri anziani e dei nostri ammalati. Siate buoni con loro! Abbiatene cura, soprattutto in questo tempo». Poi l’appuntamento a piazza Mercato, dove un’enorme bandiera della pace viene posata a terra con molti giovani, muniti di bandiera ucraine, e lumini votivi a fare da contorno. Tantissime le associazioni: tra queste gli scout dell'Agesci, i giovani dell’Azione cattolica, la Casata a terra con molti giovani, muniti di bandiera ucraine, e lumini votivi a fare da contorno. Tantissime le associazioni: tra queste gli scout dell'Agesci, i giovani dell’Azione cattolica, la Caritas, la Croce Rossa e le rappresentanze sindacali della Whirlpool. Gianfranco Wurzburger dell’Associazione gioventù cattolica.è commosso: «Sono contento della partecipazione così massiccia di tanti giovani. È una dimostrazione di grande generosità e cuore»

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