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03 Marzo 2022 - 16:34
Artem è venuto alla luce domenica sera all'ospedale San Giovanni di Dio a Firenze ed è probabilmente fra i primi bimbi nati in Italia da madre rifugiata ucraina.
E' successo due giorni dopo il lungo viaggio in auto che da Drohobych, in Ucraina, vicino a Leopoli, ha portato in Italia, a Firenze e poi a Scandicci, la sua famiglia, mamma, babbo e due sorelle. Alla nascita pesava più di 3 kg e mezzo e stava bene. La nonna di Artem che abita a Scandicci, da settimane esortava la figlia a scappare.
Giovedì 23 febbraio l'ha potuta riabbracciare insieme alle nipoti. Da Drohobych, in auto con loro, c'erano anche i due cani della famiglia perché, dice la donna, ''non si potevano lasciare soli''. Due giorni dopo l'arrivo a Scandicci, è nato Artem. Il dottore Luigi Tancredi che domenica 27 febbraio insieme a un'ostetrica ha fatto nascere il bimbo, porta con sé l'emozione di una nascita alla 43esima settimana di gestazione, oltre termine e oltre ogni resistenza.
In sala parto c'era anche la nonna di Artem che parla l'italiano e racconta che per dare un supporto anche linguistico alla figlia, ha potuto assistere alla nascita: ''Sono arrivati in Italia per miracolo - dice - Ora vogliamo ringraziare l'ospedale per come ha fatto sentire mia figlia, proprio come se fosse a casa''.
"L'ospedale si è appellato alla Convenzione di New York sull'adeguata assistenza e tutela al fanciullo - dichiarano dalla direzione dell'ospedale - E' una storia che ci ha coinvolti tutti". La mamma di Artem ora è felice e piange, racconta la nonna. I primi giorni è stata in hotel, la madre poi l'ha aiutata a trovare una sistemazione provvisoria per un mese. E' ancora la madre a lanciare un appello: "Un mese finirà presto. Mia figlia ha bisogno di una sistemazione più duratura".
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