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Cercasi bus per portare donne e bambini in Italia: l'appello di un gruppo di volontari

Cercasi bus per portare donne e bambini in Italia: l'appello di un gruppo di volontari

Furgoni, pulmini di piccole dimensioni per andare a prendere il maggior numero possibile di donne e bambini ai confini delll'Ucraina con la Polonia e la Moldavia. E poi il supporto di volontari e strutture che in Italia possano offrire loro, in caso di bisogno, ospitalità e assistenza.

Sono in tre, lei è una ex ballerina moldava, Natalia Iordanov, dirige una compagnia teatrale a Kiev, ha sposato un italiano, Michael Colasanti, che gestisce a Roma un'agenzia di noleggio di auto a lungo termine, Moveo Rent, insieme con Alessio Romani. Ma a loro fa capo un gruppo di volontari che sta cercando di organizzare un servizio di trasporto tra l'Italia e l'Ucraina.

Sono in tanti pronti a partire ma nonostante siano del mestiere non hanno al momento nessun mezzo a disposizione e cercano qualcuno, una ditta o un privato, che possa fornirglielo a prezzi ragionevoli. "Ci hanno chiamato, ma nonostante abbiamo spiegato il motivo della nostra richiesta ci hanno chiesto cifre allucinanti", spiega Alessio Romani.

Per adesso hanno fatto circolare l'appello con i contatti telefonici, sulle chat di whatsapp ma nessuno, finora, si è fatto avanti, quindi hanno deciso di usare i social, e si stanno preparando a lanciarlo su Facebook. 

"Io sono moldava, lavoro in Ucraina, ho parenti lì, la situazione è tragica - racconta Natalia - Ci sono bambini rimasti senza genitori, mamme per strada che dormono ai confini, camminano a piedi per chilometri. Con bambini piccoli è molto difficile fa molto freddo, si riparano come possono.

Vogliamo organizzare diversi pulmini, , di piccole dimensioni, che possano anche entrare se serve per qualche chilometro nel territorio ucraino, per prendere queste donne con i loro bambini, non ha senso partite con le nostre macchine private. Ci sono migliaia di persone, bisogna fare in fretta, il rischio è che quelle persone non ce la facciano, che i bambini si ammalino.

E' impossibile fare qualcosa con un solo mezzo. Accettiamo qualsiasi aiuto - ribadisce - chiunque voglia offrire un mezzo o partire, cerchiamo anche chi può ospitare donne e bambini. Tanti di loro non sanno dove andare. La nostra intenzione è di andare lì, prendiamo chiunque abbia bisogno di aiuto".

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