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09 Marzo 2022 - 16:37
Il rialzo dei contagi da Covid in Italia di questi giorni "era prevedibile. Quando si allentano le precauzioni è quello che accade. Lo abbiamo visto anche in altri Paesi. Sapevamo che la questione non era chiusa". Lo ha spiegato all'Adnkronos Salute Massimo Galli, ex direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, sottolineando però che "complessivamente il trend continuerà ad essere favorevole, un piccolo 'rimbalzo', anche significativo, nel momento in cui si riducono le attenzioni dovevamo aspettarcelo".
Non si può dire dunque che si tratta di dati inattesi, secondo
Galli, "non se lo aspettava chi non se lo voleva aspettare. Con un virus così contagioso il calo di attenzione implica un rialzo della curva. Abbiamo una variante molto diffusiva che riesce a infettare anche persone vaccinate, la cautela resta fondamentale".
La riapertura delle visite dei parenti degli ammalati in ospedale da domani "è sicuramente importante. Prima o poi la questione doveva essere affrontata e non è sbagliato provarci. L'importante è che le persone non confondano la possibilità di vedere i familiari con l'allentamento delle misure di cautela", continua Galli.
"Tra la possibilità di vedere i degenti - sottolinea Galli - e la disattenzione rispetto ai rischi di contagio passa moltissimo. Spero che questa riapertura sia prudente. Serve utilizzare le mascherine, mantenere la distanza, igienizzare le mani e ridurre le visite alle necessità reali. Ricordiamoci che il virus c'è ancora, non è sparito".
3 SOTTOVARIANTI DI OMICRON
In Italia il genetista Massimo Zollo, coordinatore della task force del Ceinge, l'istituto di Napoli che si occupa di biotecnologie applicate alla salute dell'uomo, ha spiegato che in Italia circolano già tre sottovarianti di Omicron.
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