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11 Marzo 2022 - 16:53
La guerra in Russia avrà ripercussioni a lungo termine anche in altri Paesi anche se non sono ben chiare. L'aumento dei prezzi delle materie prima ormai è conclamato, così come quello dei carburanti. Questo sta creando allarmismi e tanti dubbi nei consumatori.
In Italia è partita la corsa alle scorte alimentari. La psicosi ha già colpito, alcuni punti vendita in provincia di Sassari sono stati letteralmente svuotati: generi alimentari a lunga conservazione e acqua. Si ha paura di restare senza cibo.
La psicosi parte da Whatsapp
Le famose catene di messaggi inoltrati via WhatsApp tante e tante volte da far sorgere paure ma anche dubbi. Uno di questi messaggi riporta queste parole:
LE CATENE DI SANT'ANTONIO
“Un caro amico che lavora al supermercato mi ha detto che per la questione russa saliranno alle stelle i prezzi di farina pasta pane in cassetta e olio di semi, mi ha consigliato per questo motivo di fare scorta”.
Si tratta di un messaggio inoltrato e quindi non è chiaro stabilire chi l'abbia inviato per primo, così come quale sia l’amico che lancia l’allarme, in quale supermercato lavori, tra tutti quelli che esistono in Italia. Questi messaggi giocano spesso con le fragilità e i legittimi dubbi che ciascuno può avere ma, se non sono veri aumentano solo le paure e le ansie dei consumatori.
I CAMIONISTI
“Signori buongiorno, sappiate che da lunedì i camionisti incroceranno le braccia per quindici giorni, quindi organizzatevi perché presto non arriverà più merce da nessuna parte. Fatevi subito la spesa, non è uno scherzo, ma una cosa serissima”, recita un altro audio virale.
In Sardegna ci sono state lunghe file ai distributori di carburante e i supermercati hanno visto i loro scaffali completamente svuotati. Tutto era nato con un messaggio audio via WhatsApp diffuso da uno dei partecipanti all’assemblea di autotrasportatori: sciopero di 15 giorni, a partire da lunedì 14 marzo contro il caro benzina, che avrebbe bloccato l’arrivo dei generi alimentari sull’isola.
ASSEMBLEA ANCHE A CASERTA
Anche Caserta si è svolta un’assemblea dei trasportatori e si teme che anche in Campania possano verificarsi lunghe file e supermercati vuoti.
IN ALCUNI SUPERMERCATI MASSIMO 4 PEZZI
Grande clamore la notizia dei punti vendita di Coop.Fi, sarebbe iniziata una vendita razionata di alcuni alimenti.
L’azienda comunica che:
“al momento non emerge alcun rischio relativo alla mancanza di prodotti nei propri supermercati a causa della guerra in corso in Ucraina. Tuttavia, alla luce di diversi episodi di accaparramento che si sono verificati nei punti vendita Coop.fi da parte di alcuni operatori commerciali, la Cooperativa ha deciso di mettere un limite all’acquisto di 4 pezzi per carta socio per olio di semi di girasole, farina e zucchero. Prodotti di largo consumo quotidiano. Una decisione che vuole tutelare da eventuali rischi speculativi tutti i soci e clienti che ogni giorno fanno la spesa nei punti vendita Coop.fi”.
SUI SOCIAL DIVERSI CARTELLI
Sui social circolano anche alcuni cartelli di vari supermercati che mandano tutti lo stesso messaggio, e cioè "niente accaparramenti":
I MESSAGGI
“per gli olii a base di semi (olio di girasole, olio di semi vari, olio per friggere e olio di palma) potrebbero verificarsi temporanee indisponibilità di prodotto a seguito dei recenti eventi che coinvolgono Ucraina e Russia. Per andare incontro alle necessità di ciascun cliente, abbiamo introdotto il limite di acquisto di 50 litri per tessera per giorno con decorrenza immediata e fino a nuova comunicazione”.
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