Cerca

A Napoli si svuotano gli scaffali, file ai supermercati per fare incetta di pasta e farina

A Napoli si svuotano gli scaffali, file ai supermercati per fare incetta di pasta e farina

NAPOLI. Pasta, riso, farina, olio, latte e zucchero: a Napoli è partita la corsa ad accaparrarsi le scorte alimentari prima che arrivino nuovi rincari. È partita la psicosi collettiva e ieri in città la tensione era palpabile. Si poteva misurare soprattutto dalle lunghe file alle casse dei supermercati. In alcuni casi era difficile anche trovare i carrelli per la spesa. Il risultato è stato che molti scaffali di diversi market si sono svuotati in poche ore.
 

SI TEMONO RINCARI E RAZIONAMENTO. La gente ha paura non solo dei possibili nuovi rincari dei generi di prima necessità a causa dell’aumento del prezzo delle materie prime provocato dalla guerra russo-ucraina, ma anche di un possibile razionamento dovuto a problemi di consegna delle merci legate al fermo che gli autotrasportatori minacciano di cominciare a partire da domani, a causa dell’aumento eccessivo del costo dei carburanti che rende di fatto antieconomico il lavoro delle aziende dell’autotrasporto.

 

LIMITI ALL’ACQUISTO. Una corsa all’acquisto che ha costretto anche a Napoli alcuni supermercati ad apporre dei cartelli tra gli scaffali per indicare un limite massimo di prodotti da poter acquistare, a cominciare appunto da farina, pasta e olio. Ad alimentare la psicosi c’è anche il tam tam sui social, un passaparola allarmato dove si fanno scenari catastrofici, che sta spingendo ancor di più le persone ad accaparrarsi generi alimentari. Di qui la ressa nei market che ha già costretto i gestori a nuovi ordini.

 

CARBURANTI ANCORA SU. Il tutto mentre il rialzo del prezzo dei carburanti, tra rincari del petrolio e speculazioni, non si ferma. Ormai a Napoli il prezzo del diesel ha in molti casi già raggiunto o superato quello della benzina, mentre un nuovo record si segnala a Ischia: il Codacons denuncia che il prezzo della benzina ha raggiunto i 2,629 euro per litro.
 

TRASPORTOUNITO CONFERMA LA PROTESTA DEI TIR NONSTANTE IL GARANTE. Ad alimentare la psicosi, come detto, c’è anche l’annunciato blocco dei tir a partire da domani. Tuttavia, la Commissione di Garanzia sugli scioperi ha invitato l’associazione Trasportounito a revocare il fermo, ravvisando violazioni per il mancato rispetto del termine di preavviso e l’obbligo di predeterminazione della durata dell’astensione. Ma l’intervento del Garante sugli scioperi non ferma Trasportounito: la sospensione dei servizi di autotrasporto resta confermata per domani.
 

IL FRONTE DEGLI AUTOTRASPORTATORI SI SPACCA. Tuttavia, non tutte le sigle dell’autotrasporto aderiranno al fermo. È il caso di Alis, che con il vicepresidente, Marcello Di Caterina, annuncia che non aderirà alla sospensione dei servizi di autotrasporto merci, favorendo al contrario in tutta Italia il corretto e regolare svolgimento di tutti i servizi e continuando a promuovere il dialogo come principale strumento per trovare rapide e concrete soluzioni alle criticità riscontrate dal settore».
 

L’INCONTRO COL GOVERNO MARTEDÌ. Altre associazioni come Unatras aspetteranno l’incontro con il Governo programmato per martedì e poi decideranno quali iniziative intraprendere. Unatras e Contrasporto avevano però già indetto manifestazioni di Tir in tutta Italia il 19 marzo, avvertendo che le imprese nel frattempo, autonomamente, avrebbero potuto decidere di fermarsi in maniera spontanea.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori